ITALIA – Tra norme anti-contagio, regole e nuove linee guida, il mondo dei matrimoni e degli eventi sta cambiando. Una delle maggiori novità, dopo l’ultimo Decreto sulle riaperture, è la figura del Covid manager.
Chi è? Di cosa si occupa? Le informazioni sono ancora poche, ma probabilmente questa nuova figura professionale acquisirà particolare importanza nei prossimi mesi. Ecco un riassunto dei cambiamenti degli ultimi tempi e delle novità previste prossimamente.
Matrimoni ed eventi, Italia e Sicilia: dalle proteste alle linee guida
“Il settore eventi è stato abbondantemente danneggiato dal Covid. Siamo scesi in piazza e abbiamo messo in scena anche dei matrimoni per mostrare come vogliamo che sia possibile realizzare i festeggiamenti in sicurezza, mantenendo le distanze, le mascherine e tutto quel che serve”, dichiara Anna Reina, ambassador dell’Associazione italiana wedding planner.
Le manifestazioni svolte in tutta Italia (e anche a Catania, in piazza Università, e negli altri capoluoghi di provincia in Sicilia) hanno avuto un unico obiettivo: ottenere “una data per la ripartenza“. Sì, perché senza una data chi ha intenzione di celebrare un evento è sempre meno disposto a organizzare tutto nella più totale incertezza.
Avere delle linee guida chiare e precise è l’unica cosa che chiedono gli addetti del settore wedding ed eventi. E non si tratta solo di wedding ed event planner, ma anche dei loro clienti, nonché dei fornitori e dei proprietari di location.
Dopo tanta attesa, una data sembra esserci: gli eventi (matrimoni, battesimi, comunioni, feste) possono ripartire dal 15 giugno. Una buona notizia? Certamente, anche se non sono mancati i trasgressori che hanno anticipato tutto, mettendo a rischio la ripartenza vera in caso di nuovo aumento della curva epidemiologica: “Il rischio è creare un blocco assoluto del settore eventi”, avverte la wedding planner Anna Reina, che spera di non vedere nuove chiusure e che si manifesta fiduciosa in una data e una serie di linee-guida offerte “con cognizione” dalle autorità competenti.
Matrimoni ed eventi: regole e linee guida
È stata approvata il 13 maggio una nuova prassi, che indica le linee guida che wedding ed event planner dovranno seguire affinché l’evento possa svolgersi in totale sicurezza.
A spiegarne alcuni elementi è Anna Reina. Una delle prime novità riguarda il discusso Green Pass: “È giusto che si salvaguardi la salute dei wedding planner, dei fornitori e di chi partecipa agli eventi. Per questo è stata inserita dal Governo la richiesta del Green Pass. Non è un’autodichiarazione, ma una certificazione che dichiara che i partecipanti all’evento siano vaccinati o guariti dal Covid o abbiano effettuato un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore”.
“La documentazione deve essere conservata dalla location per 14 giorni per contenere il rischio Covid. Si deve poter risalire alle persone presenti a un dato evento”.
Covid manager per matrimoni ed eventi: chi è?
Un’altra novità che ha attratto l’attenzione collettiva è l’introduzione della figura del Covid manager. Forse non tutti sanno che non si tratta di una figura così nuova: “Il Covid manager non è una figura introdotta dall’ultimo Decreto in realtà, ma è nata già da circa un anno. Questa figura è richiesta non solo per gli eventi, ma anche nelle diverse aziende in cui i titolari fanno verificare che i propri esercizi rispettino le norme anti-Covid”.
Il Covid manager, in un certo senso, è nato con la pandemia. La domanda, però, è: che ruolo gioca negli eventi? È una figura obbligatoria? “Il Covid manager non è una figura obbligatoria al momento, ma in realtà secondo me e diversi colleghi è necessaria e utile”, dichiara Anna Reina.
Misurare la temperatura corporea, verificare le certificazioni e permettere il rispetto delle regole sono tra i compiti principali della figura professionale, formata e certificata da Accredia. Molti lavoratori del settore wedding ed eventi stanno provvedendo a seguire i corsi per diventare professionisti a tutto tondo, anche ai tempi della pandemia.
Esiste un dibattito su chi debba pagare il Covid manager: “Ci sono location che si affidano a figure di Covid manager, figure professionalizzate. La location che chiede il Covid manager dovrà pagare la prestazione di questa figura. Se il/la wedding planner, però, è certificata per agire come Covid manager, c’è meno chiarezza”.
Essere wedding planner e Covid manager
Grazie ai corsi attivi, tanti professionisti hanno la possibilità di aggiungere una specializzazione al proprio bagaglio culturale e lavorativo. È una buona cosa?
Ecco l’opinione della wedding planner Anna Reina: “L’Associazione italiana wedding planner ci dà la possibilità di essere ancora più professionali con corsi certificati. Io vedo l’essere anche Covid manager come un ulteriore servizio, che offre tutela, sicurezza e professionalità ai clienti”.
Nel caso in cui non sia il locale ad affidarsi a un Covid manager, ma una coppia o un cliente, il/la professionista offrirebbe questo servizio senza andare oltre a quelle che sono le proprie attività professionali.
Dal Covid manager all’App Mitiga: ecco le novità
L’Associazione italiana wedding planner ha previsto una partnership con l’app Mitiga. Cos’è? Inaugurata in occasione della Timvision Cup tra Atalanta e Juventus lo scorso 19 maggio, l’applicazione potrebbe diventare un importante strumento per vivere gli eventi (anche in attesa di nuove delucidazioni sul Green Pass) e per accedere a stadi, concerti e teatri.
“L’applicazione permette che il Covid manager possa caricare su un file tutta la documentazione relativa ai partecipanti a un evento, facilitando i compiti di controllo della location. Questo rende più facile rintracciare i partecipanti in caso di necessità”.
Un altro strumento per impedire al settore di ripartire senza ulteriori perdite e ritardi. La speranza, per lavoratori e clienti, è di vedere rinascere e migliorare un settore che, soprattutto in Sicilia, ha un ruolo fondamentale nell’economia.
Foto da Pexels-Pixabay