CATANIA – Il giorno del “Sì” deve essere speciale: dopo mesi di organizzazione, la cosa più importante per gli sposi è che tutto sia al proprio posto durante la cerimonia. Si teme sempre di aver trascurato un particolare o semplicemente che qualcosa vada storta nonostante i controlli “maniacali” dei giorni precedenti a quello delle nozze.
Tempo fa i futuri sposi dovevano contare esclusivamente sulle proprie forze, mentre oggi esiste una figura professionale per evitare le famigerate “crisi” pre-matrimonio: la wedding planner.
Apparsa nei primi anni Duemila negli Usa, questa tipologia di professionista è rimasta pressoché sconosciuta a livello globale per diverso tempo. In tanti la immaginavano come una creatura quasi “mitologica”, di quelle che esistono solo nei film. Negli ultimi anni, però, la figura sta iniziando a proporsi anche in Italia e in Sicilia.
Ma chi è il/la wedding planner? Un’esperta catanese del settore, Anna Reina, dà questa definizione: “È colei o colui che presta consulenza nella fase di organizzazione del matrimonio, pianificando e amministrando l’evento con i futuri sposi. Segue la coppia dall’inizio alla fine dell’organizzazione e la rappresenta il giorno delle nozze, lasciandola libera di godersi la giornata”.
Un lavoro “semplice” in apparenza, ma difficile nella pratica: sono numerosi, infatti, i problemi che il wedding planner deve affrontare. Il primo è il budget. Compito imprescindibile dell’organizzatore di matrimoni è ottenere il massimo rimanendo nei limiti economici prefissati: “Affinché tutto ciò si possa realizzare come la coppia desidera, compito del wedding planner è ripartire il budget secondo le priorità dei clienti. Bisogna scegliere i fornitori e la location in modo da garantire un miglior rapporto qualità-prezzo e un servizio impeccabile“, spiega Anna Reina.
Dote fondamentale di un wedding planner, oltre alla creatività e alla capacità di entrare in sintonia con i protagonisti del grande giorno, sono la capacità di leadership e di lavoro con un team molto vasto. Bisogna che mantenga tutto sotto controllo, pur nel rispetto del ruolo di ciascuno: “Lo staff e i professionisti a cui si affida il wedding planner (catering, fotografi, consulenti d’immagine, allestitori, ecc…) devono seguire le direttive e le tempistiche del wedding planner, che rimane sempre consapevole della loro professionalità e quindi non invade mai la loro sfera lavorativa”.
Il wedding planner offre diversi servizi: individua il luogo del rito (laico, religioso o simbolico), e quello dei festeggiamenti (meglio se non lontano dal primo), consiglia le scelte su menu e catering (se necessario), musica per il ricevimento, fotografi e video-maker e si occupa di eventuali transfer per gli ospiti.
L’organizzatore di matrimoni è anche una figura a cui affidarsi nei momenti di insicurezza. Fondamentale, quindi, è che il wedding planner sia “aperto” mentalmente ed emotivamente, comprendendo lo stile e il mood desiderato dai clienti: “Ogni coppia è diversa dall’altra e l’atmosfera deve riflettere gli sposi al punto che anche gli invitati possano intravedere la loro personalità nell’evento”, sostiene la professionista catanese.
La frenesia della vita quotidiana ha reso, in alcuni casi, la figura del wedding planner necessaria e non più un “lusso” o un “capriccio”: “Il modo di approccio alla vita è notevolmente cambiato: si lavora tutti i giorni e spesso tutto il giorno, talvolta si vive lontani da casa, si hanno molteplici pensieri… È in questo contesto che il wedding planner trova terreno fertile”, commenta Anna Reina, spiegando uno dei motivi che ha portato la “nuova” professione fuori dagli Usa.
In Sicilia, luogo ricco di storia e cultura che garantisce una miriade di spunti per location incantevoli di diversi stili (dal classico al moderno, dal country al glamour fino allo “shabby” chic e all’alternativo), la figura del wedding planner assume un ruolo fondamentale più che in qualsiasi altra terra: “La Sicilia offre una moltitudine di dimore storiche, castelli, borghi, panorami suggestivi, spiagge, montagne e campagne che permettono di creare l’impossibile. La loro bellezza fa sì che ogni evento, di giorno o di notte, sia unico”, dichiara la wedding planner Anna Reina, che ha fatto dell’isola più grande del Mediterraneo, decantata da poeti, artisti e turisti di tutto il mondo, la “culla” dei suoi progetti di carriera.
“Un’orgia inaudita di colori, di profumi e di luci, una grande goduria”: così Freud definiva la Sicilia. Questa terra dell’estremo meridione d’Italia ha davvero qualcosa di speciale e per questo sta diventando sempre più spesso la location scelta, non solo dai suoi abitanti ma anche da stranieri, per il giorno del matrimonio. Anche in questo caso la wedding planner si rivela fondamentale in quanto, nelle parole di Anna Reina, “funge da ‘collante’ tra il territorio e diverse culture“.
La Sicilia sembra essere una “terra promessa” sia per quanti vogliano un luogo suggestivo per le proprie nozze sia per chi sogna di organizzare matrimoni da sogno anche per incentivare il turismo e l’economia locale: “La nostra bella Sicilia, spesso bistrattata sotto l’aspetto delle opportunità lavorative, è capace di attrarre verso i professionisti del matrimonio opportunità prima inimmaginabili, garantendo e favorendo una grossa crescita del settore sia per i wedding planner già affermati che per coloro che desiderino svolgere quest’attività. In un mercato non normato da nessun ordine professionale e scolastico, la Sicilia rappresenta il miglior ‘biglietto da visita’, offrendo infinite possibilità di espressione in senso artistico agli esperti del matrimonio”, conclude Anna Reina, ribadendo come le potenzialità della sua terra l’abbiano spinta a mettere le sue capacità e le “doti” naturali del suo territorio natio a disposizione delle coppie per creare cerimonie e ricevimenti “da favola”.
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