Dal Jazz al Pop, eccezionale concerto del Liceo Musicale “Musco”, ideato insieme alla preside Cascio

Dal Jazz al Pop, eccezionale concerto del Liceo Musicale “Musco”, ideato insieme alla preside Cascio

CATANIA – Si è svolto venerdì 9 giugno il concerto “Interazioni sonore – dal jazz al pop”, nel chiostro Santa Maria di Gesù a Catania. Gli studenti del Liceo Musicale “Angelo Musco”, diretti dal Maestro Daniele Zappalà, si sono esibiti insieme ai loro docenti, inaugurando la stagione concertistica promossa dal Maestro Giovanni Ferrauto.

Il Concerto è frutto di un percorso realizzato nell’ambito dei progetti per l’Ampliamento dell’offerta formativa dei licei musicali per l’attivazione di corsi a indirizzo jazzistico e nei linguaggi musicali.

Il progetto, finanziato dall’USR Sicilia, ha permesso ai giovani studenti del Liceo “Musco” di fare un viaggio attraverso i nuovi linguaggi musicali rendendo possibile il pensiero creativo, a partire dalle straordinarie possibilità che il linguaggio musicale offre.

L’improvvisazione multidimensionale e transdisciplinare, attraverso generi e linguaggi diversi, ha permesso di oltrepassare i limiti storico-culturali uscendo dagli schemi, rivolgendosi a tutti i parametri musicali e coinvolgendo, sintetizzando e fondendo creativamente culture e periodi storici. 

La progettazione è stata curata dalla prof.ssa Joanna Moschella, docente nella secondaria di primo grado e coordinatrice delle attività musicali insieme alla Dirigente Dott.ssa Cristina Cascio, scomparsa pochi mesi fa. La preside Cascio credeva fortemente nella scuola in verticale, nel travaso di esperienze e capacità tra i vari ordini di scuola, nella condivisione di momenti ed esperienze comuni. 

Il concerto, presentato dal prof. Gregorio Celi, ha visto protagonisti, insieme, docenti e studenti. Una serata davvero emozionante e di altissimo livello che ha completamente rapito il pubblico.

La Dirigente reggente dell’IOS “Musco” Prof.ssa Elisa Colella ha detto rivolgendosi ai ragazzi: “È una gioia sentirvi e penso che per voi tutti sia una gioia suonare insieme. Il concerto di stasera è una nuova dimostrazione, un altro dono che Cristina Cascio ha fatto a tutti noi e che voi le avete reso, perché il dare e l’avere sono il vero segreto dell’Amore. Quindi, tutto quello che voi oggi state realizzando è la migliore forma di ringraziamento verso la vostra amata Preside Cristina Cascio”.

Il prof. Alessandro Spinicchia ha coordinato il progetto e ha aperto il concerto con una magistrale esecuzione di “Over the Rainbow” di Keith Jarrett. 

Daniele Zappalà, esperto esterno, ha arrangiato e orchestrato tutti i brani, ha accompagnato gli studenti nel processo creativo del progetto e ha diretto questo viaggio musicale. 

Laura Sfilio esperta esterna di canto jazz/pop ha curato le voci, che si sono susseguite durante la serata e si è esibita in un’incantevole esecuzione de “La Cura” di Battiato. 

Andrea Quartarone e Luca Zarbano – esperti interni – hanno accolto le proposte dei ragazzi, li hanno seguiti, li hanno aiutati a scoprire nuove sonorità e infinite possibilità musicali. 

Gli esperti, i tutor Verdiana Pinto, Rosario Gioeni, Alessandro Spinnicchia e Joanna Moschella, il prof. Torrisi, docente di sassofono della secondaria di primo Grado, il prof. Andrea di Mauro docente di Contrabasso del Liceo “Musco” hanno suonato insieme ai ragazzi. 

Il concerto, così come progettato con la Dirigente Cascio, ha unito tramite la musica, ha fornito agli studenti un linguaggio inclusivo aperto al cambiamento e al dialogo. Lasciarsi andare, comporre al momento, cercare di cogliere il fiume che scorre dentro, in maniera continua. Cogliere questo momento fluido e il ritmo che è dentro ognuno, per poi cercare di far saltare i “ruoli” degli strumenti a favore di un lavoro di interscambio, attraverso il quale ogni esecutore influenza l’altro. Questo è stato il vortice musicale in cui lo spettatore si è ritrovato. 

Il concerto ha offerto una rielaborazione di diversi brani del passato in chiave jazz da “That’s Amore” a “Il gusto delle cose”, da Mannarino a Sinatra, da Battiato a Dalla agli standard jazz. 

È stata un’interazione di suoni, di persone con le loro storie musicali condiviso in un momento di comunità che ha permesso di vivere una relazione partecipata, una nuova visione dello stare insieme musicalmente nel quale ciascuno ha portato il proprio suono, la propria voce e lo ha legato alla bellezza del gruppo riunito in un tempo e in uno spazio fatto di timbri, accenti, pulsazioni, dinamiche, ritmi e melodie proprie della vita del jazz, del pop e della sua storia.  

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