“Tutti tranne lui” e Notarbartolo (Pd) diventa vicepresidente della commissione Bilancio

“Tutti tranne lui” e Notarbartolo (Pd) diventa vicepresidente della commissione Bilancio

CATANIA – Il duro scontro interno alla maggioranza e al Pd continua a far discutere a Palazzo degli Elefanti e anche la vice presidenza di una commissione consiliare diviene terreno di un’aspra disputa.

Dopo le dimissioni rassegnate dal consigliere Agatino Lanzafame si è, infatti, aperta la corsa alla successione. Nella dialettica interna alla maggioranza – in subbuglio per un Pd che ha diversi attriti con il capogruppo Giovanni D’Avola e che nell’ultimo summit ha fatto registrare tensioni – è piombata chiara la volontà dei “piani alti” dell’amministrazione: tutti tranne “lui”.

“Lui” è il dissidente Niccolà Notarbartolo che in questi mesi ha imbastito dure lotte con gli esponenti della giunta Bianco facendo una forte opposizione interna.

Pare che le chiamate siano arrivate sino a Sala d’Ercole tanta era l’importanza di questo posto all’interno della commissione Bilancio, presieduta dall’esponente di Grande Catania Enzo Parisi. Un vero e proprio banco di prova per la tenuta della maggioranza.

Così questa mattina – intorno alle 12 – la commissione si è riunita per votare il nuovo vice presidente. Inizialmente vi è stata qualche disputa sul metodo di votazione e poi si è scelto di segnare – in maniera anonima – con una crocetta su un nome dall’elenco dei consiglieri. Così non si è potuto procedere, mediante alcuni stratagemmi, alla “conta” dei voti.

Presenti anche alcuni capigruppo per “vigilare” sull’operato dei colleghi. A sorpresa è stata netta l’affermazione di Niccolò Notarbartolo sulla consigliera indicata dalla maggioranza Elisabetta Vanin: con 8 voti contro 3 prenderà il posto di Lanzafame.

Il dato politico è netto: nemmeno quella che dovrebbe essere la maggioranza di Bianco riesce ad essere “controllata” e a imporre la volontà dell’amministrazione.

È già accaduto altre volte durante le sedute consiliari e su 11 componenti totali la commissione dovrebbe – in una situazione di normali equilibri – suggellare le indicazioni provenienti dall’alto. 

Ma così non è stato per buona pace di chi ha detto “tutti tranne lui”. E di certo con un consuntivo in ritardo e con diversi rilievi dei revisori Notarbartolo non mancherà di far sentire la propria voce dinanzi a una maggioranza in difficoltà con alcuni volti molto cupi al termine della commissione.