CATANIA – Dopo le indiscrezioni di un avvicendamento in giunta e le smentite di Palazzo degli Elefanti oggi è arrivata la conferma dei rumors che vedevano l’ex segretario della Cgil etnea Angelo Villari al posto dell’assessore ai servizi sociali Fiorentino Trojano.
All’indomani della scoppola presa in aula consiliare sul Pua – con il contributo di Articolo 4 – arriva, quindi, il tanto atteso avvicendamento. Sarà il primo e l’ultimo? Dall’aria che tira sembrerebbe proprio di no ma il sindaco Enzo Bianco smentisce categoricamente questa ipotesi utilizzando diminutivi e accrescitivi. Manca solo il vezzeggiativo: “Non c’è nessuna intenzione di rimpasti, rimpastini e rimpastoni. La faccenda si chiude qui con questa staffetta: Angelo Villari raccoglie il testimone di Fiorentino Trojano che con coraggio ha affrontato i drammi della nostra città”.
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Ufficialmente Trojano si è dimesso per “l’impegno di quasi 12 ore al giorno che prendeva l’assessorato” e che di fatto gli aveva sottratto tempo per la professione.
Il sindaco ha ringraziato l’ormai ex esponente della sua giunta elogiando l’operato di Trojano “sull’emergenza migranti e sul coordinamento delle associazioni di volontariato”.
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Come afferma lo stesso neo assessore Angelo Villari l’attesa è finalmente finita. Dopo essere stato tirato in ballo per il Crocetta ter adesso è arrivata una poltrona, seppur comunale: “Continuerò il lavoro di Fiorentino Trojano al quale mi lega un rapporto di amicizia. Per il resto sono come uno scolaro al primo giorno di scuola”.
Con pochi fondi e ancora meno idee i servizi sociali sono una vera e propria patata bollente: dagli asili nido ai centri diurni per anziani passando per il sostegno alle famiglie con figli disabili sono queste le emergenze in città acuite da una pesante crisi economica.
Ma Bianco è ottimista e ha detto, in siciliano, che “tanticchia di lustru si comincia a vidiri”.
“Gli asili nido – ha concluso Villari – erano stati praticamente chiusi dalla giunta precedente. Prenderò contezza dei problemi continuando il lavoro di chi mi ha preceduto. Lasciatemi il tempo di capire tutto”.
