Catania, in consiglio il caso Scieri e la formazione professionale

Catania, in consiglio il caso Scieri e la formazione professionale

CATANIA – Ritorna il sereno – almeno per un po’ – in consiglio comunale dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2014. Sotto la brace continua ad ardere il fuocherello delle polemiche alimentato dal comunicato della consigliera Marco e mal digerito dai colleghi di maggioranza per l’attacco sferrato.

Al di là delle polemiche politiche oggi in consiglio sono stati approvati due ordini del giorno su due tematiche particolarmente importanti e delicate.

Il primo, bipartisan con le firme di Sebastiano Arcidiacono (Sicilia Democratica) e Manlio Messina (Area Popolare), che ha avanzato la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sul paracadutista siracusano Emanuele Scieri, deceduto in circostanze misteriose nel 1999.

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Il fatto è uno dei tanti misteri d’Italia: il ragazzo – che era nella Folgore nel centro addestramento paracadutisti di Pisa – fu trovato morto ai piedi di una torre che serve per asciugare i paracadute, sulla quale sarebbe salito con entrambi gli scarponi slacciati e in un punto così alto che ci vollero tre giorni per trovare il corpo.

Inoltre sul suo corpo risultarono diverse e strane ferite a mani e piedi. La giustizia non ha mai fatto piena luce e si paventa l’ombra di un atto di nonnismo finito tragicamente e nascosto anche da alti livelli di potere.

Con l’ordine del giorno – sollecitato da diversi deputati nazionali nei diversi comuni isolani – si vuole dare una spinta in più per l’apertura di una commissione parlamentare che faccia piena luce sul caso.

L’altro ordine del giorno che impegna l’amministrazione è stato presentato dal consigliere di Catania Futura Carmelo Coppolino e concerne la formazione professionale per i minori in obbligo scolastico. Sia la battaglia solitaria e coraggiosa del professore Piero Quinci sia la politica, come in questo caso, hanno preso a cuore la delicata vicenda.

A Catania vi sono circa 2500 ragazzi senza possibilità di frequentare i corsi perché la Regione non ha consentito l’avvio dei corsi e il consigliere Coppolino ha chiesto anche l’intervento sostitutivo del governo con un commissario ad acta per poter garantire il diritto all’istruzione di questi studenti che rimarrebbero senza formazione.

Poi il consiglio si è diviso sulla richiesta di trattazione della commissione temporanea “Lavoro e Sviluppo”. L’opposizione voleva trattare il punto anticipatamente, mentre la maggioranza intendeva proseguire secondo l’ordine dei lavori stabilito. Con la mancanza del numero legale, per via dell’uscita dall’aula dell’opposizione, il consiglio si è sciolto.