Catania, la cura del sorriso della maggioranza

Catania, la cura del sorriso della maggioranza

CATANIA – Il buonumore, il sorriso e l’ottimismo sono tutti ottimi antidoti contro il malessere. Questo Enzo Bianco, primo cittadino di Catania, lo sa molto bene. Nonostante i tanti problemi della città e le battute d’arresto della maggioranza consiliare il sindaco continua la cura del sorriso per il civico consesso.

Il sub emendamento della minoranza, presentato da Vincenzo Parisi di Grande Catania e fatto proprio dalle altre forze d’opposizione, ha messo al tappeto l’idea dell’amministrazione di restituire nella prossima bolletta della Tari una cifra simbolica ai cittadini.

Per molti si trattava di una piccola operazione – propaganda che ricordava i renziani 80 euro in busta paga. Fatto sta che è passata la linea dell’opposizione: il milione e mezzo di euro in più sarà destinato al potenziamento della raccolta differenziata e ad altri progetti connessi.

Scosse telluriche all’interno del consiglio comunale. Articolo 4 ha votato il sub emendamento “incriminato” e allo stesso modo molti altri non hanno seguito i diktat di partito ma hanno votato liberamente e secondo coscienza.

Però alcuni consiglieri hanno dato sfogo al proprio malumore pubblicamente. Agatino Lanzafame, della lista “Con Bianco per Catania”, ha sbottato con un “non ci sto” che riporta alla memoria Oscar Luigi Scalfaro.

“Il consiglio comunale di Catania – ha scritto su Fb – aveva la possibilità di abbassare, per la prima volta dopo 10 anni, seppur di poco, le tasse comunali riducendo dell’1,5% le aliquote della tassa sui rifiuti. Dopo ore di dibattito invece il consiglio ha scelto che il milione di euro di risparmi a nostra disposizione non fosse utilizzato per ridurre le imposte ma per aumentare le spese, finanziando non meglio precisati interventi di “sensibilizzazione alla raccolta differenziata” e di formazione della guardie ecologiche. Io ho detto no”.

“Quei soldi – prosegue – andavano restituiti ai cittadini! Quei soldi andavano utilizzati per ridurre le tasse oppure per aumentare il fondo destinato alle esenzioni e alle agevolazioni per le famiglie più povere in modo tale da poter esentare pensionati e famiglie con i redditi bassi dal pagamento della tassa sui rifiuti. Potevamo abbassare le tasse, così come richiesto dal nostro sindaco e invece si è scelto, assurdamente, di aumentare la spesa!”.

Il consigliere fa notare che per incentivare la differenziata occorre “cambiare il sistema di gestione, passando al porta a porta” e che, in buona sostanza, i fondi destinati all’incentivazione della raccolta non porteranno a grandi risultati.

A rasserenare gli animi il sorriso di Enzo Bianco. In un comunicato stampa, incurante della bocciatura della propria linea, il sindaco saluta con gioia la scelta del consiglio.

“Catania, che per la prima volta dopo undici anni, non ha aumentato la tariffa sui rifiuti – dice Bianco – e adesso deve diventare subito una città all’avanguardia nella differenziata”.

“Questa amministrazione – prosegue Bianco – non solo non ha aumentato le tariffe della Tari, al contrario di tante altre grandi città, siciliane e non, ma è anche riuscita a mettere da parte delle somme che pensavamo di utilizzare, così come molti consiglieri, per dare un piccolo segnale di riduzione delle tasse ai catanesi. Ma la strada che ieri il consiglio ha scelto di intraprendere, condivisa da maggioranza e opposizione, rafforza pienamente la nostra linea per una città finalmente all’avanguardia anche su questo versante”.

Sul fronte cultura ci sono molti meno sorrisi. Dopo le polemiche sorte tra l’assessore Orazio Licandro e Mario Venuti si sono mobilitati Livio Gigliuto ed Enzo Napoli del Pd etneo a difesa dell’amministrazione e in risposta alle reazioni di Daniele Sorelli dei Giovani Democratici che aveva mosso degli appunti sulla vicenda.

Quest’ultimo sui social ha scritto: “Il punto è che il messaggio che si vuole far passare è che alcuni non debbano parlare, che bisogna silenziarli. Infatti, quando altri esponenti dell’esecutivo hanno manifestato malessere o disappunto, né il segretario né altri hanno proposto la stessa contromisura utilizzata nei miei confronti”.

Ha rincarato la dose il democratico Luca Spataro che ha consigliato al sindaco Enzo Bianco di “dimettere l’assessore alla bellezza condivisa Orazio Licandro. È poco sereno, gli insuccessi di questo anno e mezzo lo rendono nervoso. Dopo aver pubblicamente insultato Mario Venuti adesso inveisce contro chiunque gli ponga delle garbate critiche”.

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