CATANIA – Un sogno lungo tre anni, una pandemia in mezzo e tutte le difficoltà che ogni grande progetto porta con sé: a nove mesi dall’inizio dei lavori nell’ex Chiesa della Madonna del Rosario, Piazza Scammacca apre le porte il prossimo 23 luglio.
I cinque giovani fondatori Lucia Caruso, Nicola, Stefano e Gabriele Vitale e Marco La Piana taglieranno il nastro inaugurale alle 20,30, aprendo così le porte del primo mercato urbano cittadino.
“Piazza Scammacca è per noi mercato, persone e cultura – spiegano i fondatori – fin dal primo momento abbiamo pensato a questo progetto non solo come un’attività economica, ma come un vero e proprio progetto di dialogo con la città, di incontro per le persone e di espressione culturale”.
L’EVENTO
L’inaugurazione prevede momenti destinati a pubblici diversi. L’incontro con la stampa di settore avverrà a pranzo, mentre nel pomeriggio si terrà un momento di confronto su imprenditoria giovanile e territorio insieme a Invitalia; due delle attività di piazza Scammacca, infatti, nascono anche grazie al supporto della misura agevolativa “Resto al Sud”, che ha rappresentato per i cinque giovani un’importante risorsa.
A seguire passeggiata per conoscere meglio il quartiere e, dopo un piccolo brindisi riservato agli stakeholder del settore dell’accoglienza e ospitalità ci sarà il momento aperto a tutta la città dalle 20,30 con l’accensione del Vulcano, musica e videomapping.
MERCATO, PERSONE, CULTURA: IL PROGETTO
Il concetto di “piazza” è al centro dell’idea progettuale di piazza Scammacca. La piazza è dal punto di vista storico il luogo di incontro e scambio per eccellenza, oltre che, dal punto di vista urbanistico, uno spazio libero, dove spesso coesistono elementi molto diversi per funzioni e significato.
“La trasformazione in mercati è una delle evoluzioni più comuni che manifesta la partecipazione e il ruolo delle persone nelle dinamiche sociali ed economiche della città; – raccontano i cinque – fin dal primo momento piazza Scammacca è stato per noi un luogo di evoluzione e cambiamento della città, che parte dalla proposta gastronomica, ma si sviluppa in tanti temi collaterali: da quello culturale alle iniziative sociali, dal confronto imprenditoriale alla promozione delle eccellenze italiane”.
I SEI FORMAT ENOGASTRONOMICI
L’enogastronomia italiana attraverso le sue portate principali: i sei format che ospiterà piazza Scammacca sono dei veri e propri centri di produzione dedicati ai pezzi forti del Made in Italy. Attraverso la pasta, la carne, il pane, il pesce, i dolci e il beverage (drink e vino), piazza Scammacca racconterà l’Italia della buona tavola.
Decisamente innovativo il progetto, che riprende la convivialità dei mercati urbani, innovandola con la possibilità di ordinare allo stesso tavolo da attività diverse e poter condividere il pasto negli stessi tempi.
“Un’idea che all’inizio sembrava un po’ folle e su cui abbiamo lavorato tanto – racconta il team di piazza Scammacca – ma che per noi rappresenta un tratto distintivo della nostra offerta per garantire a gruppi di amici e famiglie il massimo della scelta. Vogliamo che piazza Scammacca sia quel luogo dove ognuno può gustare il suo momento di felicità preferito”.
Questi i sei format:
- Panem – Il viaggio nel panino Italiano
Venti panini, uno per ogni regione Italiana più il km zero. Insalate, crostini e piatti unici.
- Zio Enki – La carne italiana che strizza l’occhio al gusto internazionale
Il format BBQ con tagli internazionali, lunghe cotture e processi di frollatura: un prodotto di natura internazionale, utilizzando materia prima italiana.
- Ella – La pasta della tradizione e la pasticceria moderna
Tradizioni e ricette regionali dei primi piatti da tutta Italia con pasta fresca e abbinamenti inediti.
- Illum – La pasticceria moderna
Una proposta di pasticceria moderna, con deliziosi dolci al cucchiaio e frolle leggerissime, il tutto guarnito con frutta mediterranea e ingredienti del nostro territorio.
- Mareide – Il pesce, crudo, fritto e affumicato
Mareide esalta il pesce nelle versioni crudo, fritto e affumicato con abbinamenti di frutta tropicale prodotta in Sicilia attraverso la maestria e la creatività dello chef Joseph Micieli.
- Clara Bow – Drink per appassionati
Una proposta giovane e dinamica, con cocktail essenziali e freschi ma anche raffinati ed eleganti, oltre a rivisitazioni di cocktails classici, con l’utilizzo di frutta fresca e disidratata.
A servizio di tutti i format ci sarà inoltre una cantina, ricavata da quello che un tempo fu l’accesso privato dei frati domenicani per entrare in chiesa. Il mercato avrà anche uno spazio dedicato alla cultura, che sarà inaugurato il 23 con una piccola esposizione d’arte.