Catania, partito Filfest ispirato al “metodo Danilo Dolci”

Catania, partito Filfest ispirato al “metodo Danilo Dolci”

CATANIA – Ha preso il via il Fil Fest, il Festival della Felicità Interna Lorda edizione 2014, ispirato quest’anno alla figura di Danilo Dolci e incentrato sul tema “le Città Felici”.

E proprio con le idee di Danilo Dolci si sono aperti i lavori. A presentare il metodo di relazione con le persone e con il territorio del Gandhi di Sicilia sono intervenuti il figlio Amico, Pino Lombardo un collaboratore di Dolci e Giuseppe Barone, curatore di molte pubblicazioni su di lui.

Si può riuscire ad applicare il metodo Dolci alle decisioni che una città deve prendere per programmare uno sviluppo “felice”, efficace, a misura di cittadino? Sicuramente sì ed è per questo che, come ha sottolineato Barone, “la figura di Dolci è costantemente presente anche se molti hanno voluto dimenticarlo. Ma Danilo è come un fiume carsico che riemerge sempre, ritorna a parlarci con estrema attualità per indicarci un metodo di lavoro, che è il metodo di non imporre dall’alto le trasformazioni, ma di chiedere alle persone e a un territorio cosa può servire, cosa può aiutare e ripartire da qui”.

La “filosofia” di Dolci e la sua metodologia hanno trovato un forte impatto emotivo nelle letture dell’attrice catanese Manuela Ventura, che è riuscita a rendere pienamente il senso di umanità, di altruismo, di coraggio e di onestà intellettuale di Dolci, personalità troppo spesso dimenticata e che il Fil Fest vuole fortemente porre all’attenzione di tutti, perché il suo metodo e il suo messaggio sono attuali più che mai. Tanto che domani, nell’ambito del Fil Fest, saranno proposti un laboratorio di maieutica e il documentario “Danilo Dolci. Memoria e utopia”.

Prima ancora dell’incontro su Dolci ha preso il via anche il workshop “Vie di lava” condotto da Francesco Careri di Stalker/Osservatorio Nomade, con un gruppo di 20 tra architetti, urbanisti e artisti avviatosi in una esplorazione di tre giorni nel quartiere di San Cristoforo, la cui sintesi sarà presentata sabato pomeriggio.

L’inaugurazione istituzionale del Festival della Felicità Interna Lorda è avvenuta nel pomeriggio, con l’inaugurazione delle mostre allestite a Palazzo della Cultura, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore ai Saperi Orazio Licandro.

Un percorso espositivo che è stato “una traversata di emozioni – ha detto il sindacoun viaggio che passa da una Catania ‘felice’ del futuro, vista dai bambini e ricca di colori, piante, verde, fiori e senza nemmeno un’auto a quella che non c’è più del vecchio quartiere di San Berillo, una memoria che non dobbiamo perdere”.

Abbiamo sposato il progetto del Fil Fest – ha detto l’assessore Licandro perché ha un approccio che supera ogni isolamento e che ci fa immaginare una città nuova e diversa nel nome della partecipazione”.

Le tre mostre – “La Città vista dai bambinI”, una selezione dei lavori dal progetto “La città ideale” curato da Alessandra Polizzi per l’assessorato alla Scuola dell’Infanzia del Comune di Catania; “La memoria di San Berillo” a cura di Luigi Lipani (presentazione di Gaetano Randazzo) con le fotografie dello Studio Martinez e del fondo Marino, da cui riappare il quartiere prima della demolizione avvenuta negli anni ’50, con la chicca di alcune lastre e di una planimetria della zona prima dello sventramento; la mostra allestita dagli studenti universitari del Dipartimento di Scienze Umanistiche nell’ambito del progetto di Rigenerazione urbana/fotografia umanistica condotto da Angelo Di Giorgio – saranno ospitate a Palazzo della Cultura sino all’8 dicembre.

A chiudere il cerchio degli incontri “Credito o Reddito di cittadinanza?” con Giampietro Pizzo (Microfinanza) e Gaetano Giunta (Fondazione di Comunità di Messina), Steni Di Piazza (Banca Popolare Etica) e Anna Teri (PerMicro).

In serata lo spettacolo “Il coraggio è una cosa” dell’associazione Nèon, regia di Monica Felloni, testi di Piero Ristagno. Un teatro di inclusione che porta in scena attori disabili.

Domani programma incentrato più sull’economia (si apre alle 9 da Zo) con il confronto su Felicità Sostenibile tra l’economista Leonardo Becchetti e il rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro. Nel pomeriggio ci si sposta a palazzo della Cultura per discutere di “Città felici qui al Sud. Indicatori di benessere e qualità della vita nelle città italiane” (ore 15,30) e poi per “Catania: dall’intimo dei suoi quartieri” (ore 18) un innovativo confronto su tre temi (legalità, mobilità, produzione culturale) ritenuti basilari per immaginare una città felice: un confronto a cui parteciperanno diverse realtà di cittadinanza attiva (Città felice, Comitato cittadini attivi San Berillo, Comitato popolare “Antico Corso”, Centrocontemporaneo, Catania Source e molte altre realtà cittadine) a cui ha già assicurato di partecipare anche l’assessore Licandro. Un momento di confronto anche nel segno di Danilo Dolci.