CATANIA – La Squadra Mobile di Catania ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di un quarantacinquenne per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.
Lo svolgimento della vicenda
Durante la giornata del 13 ottobre, gli uomini della Squadra Mobile Sezione Criminalità straniera e prostituzione, hanno bussato alla porta di un’abitazione del quartiere di Catania San Berillo Nuovo, per effettuare una perquisizione; una volta entrati, dopo aver rinvenuto dentro un marsupio una modica quantità di marijuana, un bilancino di precisione e dopo la somma in contanti di 2.800,00 euro suddivisa in banconote di diverso taglio, gli inquirenti decidevano di intensificare le ricerche e dentro un congelatore protetta all’interno di una borsa termica, recuperavano una busta contenente circa un chilo della stessa sostanza stupefacente.
Non bisogna dimenticare, che dentro un armadio della lavanderia veniva trovata quella che apparentemente sembrava essere una normale torcia di colore nero, ma che era uno storditore elettrico a contatto. L’attività di ricerca proseguiva nello stesso stabile condominiale, finché l’attenzione dei poliziotti non veniva attratta da un odore di marijuana proveniente da un altro appartamento chiuso con un lucchetto, le cui chiavi venivano scovate dentro casa del quarantacinquenne che ne risultava avere la piena disponibilità.
Fra l’altro internamente a quest’ultima abitazione, venivano così recuperate ulteriori otto buste sottovuoto contenenti marijuana e due buste contenenti cocaina, oltre ai classici bilancini e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente. La sostanza stupefacente rinvenuta aveva il peso di circa 5 kg di marijuana e 160 grammi di cocaina, è stata sequestrata e sottoposta ad analisi dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, che ne confermavano la natura e stabilivano il numero di dosi medie singole ricavabili, pari a circa 42.000 per la marijuana e 793 per la cocaina.
Il responsabile è stato tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio e su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, associato in carcere a disposizione del Gip, il quale ha convalidato l’arresto, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.
