ACI SANT’ANTONIO – Arriva un finanziamento di circa 90.000 euro per la chiesa “San Michele Arcangelo” di Aci Sant’Antonio (Catania), che necessita di lavori di consolidamento e restauro, perché colpita dal sisma del 26 dicembre del 2018. L’opera è stata finanziata per il 70% dalla Conferenza Episcopale Italiana, con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica, ed il restante 30% dalla parrocchia, attraverso una raccolta fondi.
I lavori, che prevedono il ripristino delle piena funzionalità dell’edificio sacro, sono stati autorizzati dal Comune di Aci Sant’Antonio, dal Genio civile di Catania, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e dalla diocesi di Acireale. La ricostruzione post-terremoto delle chiese è importante non solo per valorizzare e custodire il patrimonio artistico-culturale ma presta attenzione al valore che queste hanno per le comunità.
I lavori, che saranno ultimati entro il prossimo anno, sono stati consegnati, lunedì 31 maggio, alla ditta incaricata dal vicario generale mons. Giovanni Mammino e dal direttore dell’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici don Angelo Milone, nonché anche parroco della chiesa santantonese.
“Ringraziamo il vescovo mons. Antonino Raspanti – commenta don Angelo – e l’8xmille per la concessione dei contributi finanziari per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. Oggi, la speranza si è fatta concreta perché la nostra chiesa, danneggiata dal recente sisma, sarà nuovamente fruibile. Gli edifici sacri sono luoghi di fede, aggregazione e arte che raccontano e custodiscono la nostra storia. La riapertura di una chiesa è sempre un segno della vita che ricomincia”.
La chiesa di San Michele Arcangelo, in pieno centro storico della città del Carretto Siciliano, situata di fronte alla chiesa madre, nasce dalle macerie del terremoto del 1693 per volere della comunità e dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento, che ancora oggi, guidata dal governatore Giuseppe Contarino, collabora con il parroco per la guida dell’edificio di culto.