Si arresta la colata sull’Etna. La Protezione Civile: “Non salite sul vulcano, è pericoloso”

Si arresta la colata sull’Etna. La Protezione Civile: “Non salite sul vulcano, è pericoloso”

CATANIADopo l’improvviso e furioso risveglio dell’Etna nel tardo pomeriggio di ieri, oggi la colata lavica diretta verso Adrano e Biancavilla si è fermata fanno sapere dalla Protezione Civile, anche se l’attività eruttiva dalle prime ore di questa mattina è ricominciata. Il fiume di lava si è fermato a 1800 metri di altezza subito prima del rifugio Galvarina ad Adrano mentre a Biancavilla la colata si è arrestata a 1700 metri in prossimità del rifugio San Giovanni Gualberto. Al momento sta solo piovendo terra sui due paesini alle pendici del vulcano e anche nella zona di Nicolosi.

Rimane alta, però, la soglia di attenzione. Sempre la Protezione Civile raccomanda alla gente di non salire sull’Etna per vedere la colata lavica perché è molto pericoloso e ci sono anche due metri di neve.

Ieri, lo ricordiamo, lo spettacolo è stato unico dopo l’eruzione dal cratere di sud est da dove è fuoriuscita, secondo gli osservatori subito recatisi sul posto, un’enorme quantità di lava.

Il fiume rosso si è diviso in due bracci molto alimentati, uno in direzione Adrano, l’altro in direzione Biancavilla. Quello che ha destato maggiori preoccupazioni è stato il braccio che si è diretto verso Adrano. La  colata ha proceduto molto velocemente raggiungendo, appunto, quota 1800 metri. Naturalmente, l’attività vulcanica è monitorata costantemente dall’Istituto nazionale di Vulcanologia e dalla Protezione civile che ha inviato diversi uomini nella zona di Adrano.