Registrata esplosione sul Cratere di Sud-Est dell’Etna: blanda emissione di cenere

Registrata esplosione sul Cratere di Sud-Est dell’Etna: blanda emissione di cenere

CATANIA – L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che alle 8,36 di questa mattina è stata osservata un’esplosione proveniente dal Cratere di Sud-Est. Il fenomeno in questione ha generato una modesta emissione di cenere che si è rapidamente dispersa nell’area sommitale.

Non sono state segnalate ulteriori esplosioni a seguito di questo evento e non sono state rilevate variazioni significative dal punto di vista sismico. La rete GPS ad alta frequenza non mostra variazioni rilevanti che possano destare preoccupazione a chi di dovere.

L’esplosione di una settimana fa sempre nel Cratere di Sud-Est

Esattamente una settimana fa, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato con apposita nota che alle ore 21,25 UTC, attraverso le telecamere di sorveglianza, si è osservata una esplosione a carico del Cratere di Sud-est.

Questa ha prodotto una debole emissione di cenere che si è dispersa rapidamente nell’area craterica. Dal punto di vista sismico non si sono registrate variazioni del livello del tremore che permane su livelli medi.

La localizzazione della sorgente è avvenuta in un’area prossima al Cratere di Sud-Est in un intervallo di profondità compreso tra 1.500 e 2.500 metri al di sopra del livello medio del mare.

Anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici localizzati non ha mostrato variazioni con sorgenti prossime all’area del Cratere Bocca Nuova.

Il nuovo livello di allerta sull’Etna e le parole di Boris Behncke

Qualche mese fa, l’Etna aveva mostrato una ripresa dell’attività vulcanica effusiva, che è stata classificata con un livello di allerta giallo. Successivamente, la Protezione civile ha emesso un comunicato ufficiale che annunciava il cambio di livello di allerta, portandolo a verde.

Intervenuto ai nostri microfoni, Boris Behnckericercatore all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, ci aveva spiegato: “L’Etna è un vulcano attivo, e sui vulcani attivi (quasi) tutto è possibile, e come abbiamo visto più volte in passato, una nuova attività (ai crateri sommitali) può anche partire con poco avviso”.