Operazione “AEtna”, guai per un’impresa: gestivano le escursioni sull’Etna – I NOMI

Operazione “AEtna”, guai per un’impresa: gestivano le escursioni sull’Etna – I NOMI

CATANIA – La guardia di Finanza di Catania ha eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari con cui è stata disposta l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di alcune persone:

  • Francesco Barone, 65 anni, dirigente dell’area tecnica del Comune di Linguaglossa;
  • F.A.R.M., 41 anni, rappresentante legale del gruppo;
  • Agatino Simone Lo Grasso, 46 anni, dirigente della predetta impresa;
  • Salvatore Di Franco, 58 anni, dirigente della predetta impresa;

Tutti accusati di turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio correlati a gare pubbliche, indette per l’affidamento del servizio di trasporto a fini turistici sul versante nord dell’Etna (pista rotabile di Piano Provenzana) negli ultimi due anni e per l’affidamento in concessione di un immobile di proprietà del Comune di Linguaglossa, a Monte Conca, avvenuta quest’anno. Gli arrestati sono accusati anche di estorsione ai danni di dipendenti dell’emittente televisiva Ultima Tv e di sottrazione fraudolenta di beni al pagamento delle imposte a carico del solo R. M..

Finito in manette anche Graziano Calanna, 47 anni nonché sindaco di Bronte, per istigazione alla corruzione in relazione alla richiesta di utilità corruttive indebite per procedere all’affidamento a un’impresa privata della gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dall’acquedotto comunale di Bronte.

Il provvedimento ha disposto anche la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei confronti di Orazio Distefano, funzionario dell’ente Parco dell’Etna, per corruzione, connessa alla rivelazione di segreti del proprio ufficio.

Arrestato anche Alessandro Galante, appartenente al corpo di polizia, per turbata libertà degli incanti connesso all’immobile di Monte Conca.

Le attività investigative, condotte dai finanzieri di Riposto, sono state caratterizzate da intercettazioni telefoniche, ambientali e video, pedinamenti e appostamenti nonché dall’analisi di copiosa documentazione acquisita negli enti locali coinvolti. Tutto questo ha fatto luca su una sistematica indebita interferenza nel regolare svolgimento delle procedure di gara a evidenza pubblica, gestite dal Comune di Linguaglossa e con rapporti privilegiati tra il gruppo R. M. e il funzionario Barone.



Una gestione monopolistica del settore da oltre 20 anni delle escursioni nei versanti nord e sud dell’Etna da parte delle aziende riconducibili a R. M., ovvero Star Srl e Funivia dell’Etna S.p.A..

Nel corso delle indagini, inoltre, è emerso che il sindaco Calanna chiedeva di prevedere nel piano dei pagamenti di spesa un aumento del valore di 20mila euro a un’azienda interessata all’affidamento della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta a Bronte. Tutto al fine di ottenere illecitamente per sé i soldi da aggiungere.

Sempre grazie alle attività tecniche è emerso che la società di R.M. ha compiuto operazioni distrattive di liquidità per un importo di 690mila euro per evitare il pignoramento di somme dovute per debiti tributari pregressi e accertati. Questo ha messo a punto la condotta di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Con l’odierno provvedimento cautelare, il Giudice per le indagini preliminari ha richiesto nei confronti della società e del suo legale il sequestro preventivo in via diretta e per equivalente di beni e valori per 690mila euro, nonché il sequestro delle azioni della società, tutto per impredire la reiterazione dei reati ravvisati.

Il sequestro è ancora in corso, così come si stanno attuando le perquisizioni domiciliari nei confronti di 18 indagati per accertare ulteriori episodi illeciti emersi nel corso delle indagini.

Immagine di repertorio