L’ha schiavizzata, violentata e costretta a convertirsi all’Islam: arrestato 31enne. IL VIDEO

L’ha schiavizzata, violentata e costretta a convertirsi all’Islam: arrestato 31enne. IL VIDEO

CATANIA – Oggi il personale della Digos della questura di Catania ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe D’Ignoti, 31enne catanese.

L’uomo è indagato per i reati di riduzione in schiavitù, violenza sessuale continuata, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali gravissime, tutti aggravati dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’aver profittato della maggiore forza fisica, commessi nei confronti della donna con cui ha convissuto nel periodo da aprile scorso al 20 settembre 2017.

Giuseppe D'Ignoti, 31 anni

Giuseppe D’Ignoti, 31 anni

La vittima, di nazionalità russa, abitava da tempo in Italia in un piccolo paese della Lombardia e aveva conosciuto il suo carnefice alla fine del 2016, su un gruppo aperto su whatsapp; dopo essersene invaghita tanto da lasciare il paese in cui viveva, la donna, lo scorso aprile, ha raggiunto a Catania l’uomo che, essendosi convertito alla fede musulmana, si è presentato come originario dal Marocco con il nome di Yussuf.

Dopo un breve periodo di serenità, la convivenza ha assunto i caratteri di un calvario costellato dal susseguirsi di gravissime violenze a sfondo sessuale, da gravi condotte vessatorie e da varie prevaricazioni. Molte, inoltre, le minacce di morte, verso la donna e i suoi familiari.

La vittima era anche costretta a indossare il velo islamico, a pregare insieme all’uomo e a visionare vari video in cui erano riprese uccisioni commesse da uomini arabi in divisa nera e verde, in danno di prigionieri occidentali, uccisi perché “infedeli”. Lo scopo ultimo dell’uomo era quello di farle odiare il popolo italiano, la obbligava a non andare in giro come le donne occidentali, perché la conversione all’Islam di una donna con capelli biondi e occhi chiari gli avrebbe fatto acquisire prestigio nei confronti degli altri islamici.

La donna, dopo l’ennesima aggressione, è riuscita a fuggire proprio mentre si trovava ricoverata in un ospedale catanese. Da lì ha iniziato un lungo viaggio in treno per giungere a Torino dove, lo scorso 22 settembre, ha sporto una denuncia dettagliata dei fatti subiti. L’uomo, dopo esser stato preso da casa sua, è stato dapprima portato in questura e poi rinchiuso nel carcere di Catania.

L’arrestato, inoltre, ha precedenti penali gravi e specifici, essendo stato condannato per il reato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie e avendo scontato la pena in carcere dal 2010 al 2015. La vittima è stata portata in una località protetta.