La notte di fuoco all’aeroporto di Catania, cosa è accaduto

La notte di fuoco all’aeroporto di Catania, cosa è accaduto

CATANIA – La centrale operativa dei vigili del fuoco ha comunicato che l’incendio che si è sviluppato durante la notte all’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania è stato circoscritto e spento dalle squadre di soccorso, che sono intervenute anche dalla sede centrale del Comando etneo.

Tuttavia, l’aerostazione è ancora invasa dal fumo e le operazioni di controllo e bonifica dello scalo sono ancora in corso.

Cosa è accaduto ieri all’aeroporto di Catania

La prima chiamata di soccorso è giunta alla sala operativa dei vigili del fuoco alle 23,29. L’incendio è divampato nella zona bassa dell’aerostazione per cause ancora da determinare. I passeggeri e altre persone presenti hanno abbandonato in fretta lo scalo.

L’arrivo degli aiuti da ogni dove, Protezione civile in prima linea

La notizia è stata comunicata anche alla Sala Operativa Regionale di Protezione civile (SORIS), che ha prontamente attivato il sistema di allerta coinvolgendo diverse organizzazioni di volontariato provenienti dalle province di Catania, Siracusa ed Enna.

Fondamentale e non da meno l’aiuto dei volontari che sono stati attivati alle due di notte e in breve tempo hanno raggiunto l’aeroporto di Catania.

Complessivamente, sono stati impiegati 41 volontari, di cui venti provenienti dalla provincia di Catania, quindici dalla provincia di Enna e sei da Siracusa. Le organizzazioni coinvolte sono: PCA di Adrano, Rangers Europa di Nicolosi, Misericordia Belpasso (provincia di Catania); Lega Ambiente di Agira, Monte La Sella di Assoro, Misericordia Regalbuto, Trinacria di Aidone, Protezione Civile Nissoria (provincia di Enna); Associazione Ross e VCS (provincia di Siracusa).

Il loro compito è stato quello di fornire assistenza ai viaggiatori. Durante la notte, i volontari hanno allestito tre gazebo nell’area antistante la stazione ferroviaria dell’aeroporto.

Nessuna esercitazione, dunque, ma un evento reale e significativo, che ha dimostrato come in tempo reale e con la massima professionalità, l’ingegnere Salvo Cocina – Capo dipartimento regionale della Protezione civile che ha coordinato le operazioni e sempre attento e pronto ad ogni emergenza – è riuscito ad inviare sul posto una taske force di volontari, mezzi e funzionari.

Tutte le operazioni di Protezione civile sono state coordinate dal Capo dipartimento Regionale Ingegnere Salvo Cocina e anche da diversi funzionari del Dipartimento Regionale di Protezione civile, tra cui il Dott. Sanfilippo, il Dott. Sciuto, l’Architetto Ruffino, l’Architetto Mazzaglia, l’Ingegnere Marano e Michelangelo Russo.

Alcuni scatti di ieri

Pianti, urla e spintoni

Nel caos generale, quasi al buio a causa del fumo, c’erano persone che urlavano e piangevano, spinte all’esterno dal personale della sicurezza che gridava loro di uscire.

Non ci sono notizie di feriti gravi, ma alcune persone sono rimaste intossicate dal fumo e in stato di shock per la paura.

Fino a quando saranno sospesi i voli

La Sac, la società responsabile della gestione dell’aeroporto, ha annunciato che lo scalo rimarrà chiuso fino alle 14 di mercoledì 19 luglio. “Ringraziamo i vigili del fuoco, gli enti di Stato, i responsabili del primo soccorso e l’intera comunità aeroportuale per aver agito tempestivamente. Si prega di contattare le compagnie aeree per aggiornamenti sui propri voli“.

Alcune foto della situazione attuale all’aeroporto di Catania