Furti alla Zona Industriale di Catania, 3 indagati

Furti alla Zona Industriale di Catania, 3 indagati

CATANIA – La Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare non custodiale, emessa in data 2 novembre dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di:

  1. Cristian Crisafulli, (di 21 anni);
  2. Giuseppe Marsengo (di 25 anni);
  3. Alessandro Reina (di 39 anni);

in relazione a più delitti di furti aggravati commessi, in concorso tra loro, nel periodo compreso tra giugno e agosto 2023, a Catania.

Furti alla Zona Industriale di Catania

Le indagini, eseguite dalla locale Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A. della Polizia di Stato, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione a una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle Difese, elementi che dimostrerebbero come gli indagati cooperassero tra loro nella commissione di una serie di attività illecite di natura predatoria, in danno di complessi aziendali, situati nella zona industriale di Catania, utilizzando violenza per forzare portelloni e recinzioni.

Il provvedimento

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività investigativa, supportata da tecniche di indagine tradizionali, integrate con l’uso di dispositivi di localizzazione GPS ed analisi di immagini tratte da vari sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, che avrebbe, infine, permesso di ricostruire quattro diversi eventi di furto e di ricondurne la responsabilità agli indagati, nonché di localizzare la base operativa utilizzata dagli autori delle condotte delittuose per riunirsi prima della commissione dei reati e per farvi poi ritorno dopo l’esecuzione delle azioni delittuose.

A riscontro delle investigazioni, si colloca, il 3 agosto scorso, l’arresto in flagranza, da parte della Squadra Mobile, dei tre indagati e di un altro soggetto, per tentato furto aggravato in concorso ai danni di un autotrasportatore.

Il Giudice per le indagini preliminari ha quindi disposto, per i 3 indagati, l’applicazione delle misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria cumulata all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.