CATANIA – “In città si fotografa la mancanza di un piano sulla sicurezza. È evidente e sotto gli occhi di tutti che la città è in mano a scippatori, rapinatori, posteggiatori abusivi e ladri di ogni specie, specialmente di notte mancano presidi di sicurezza“.
Ha affermato in una nota Lorenzo Costanzo, segretario della Cidec, associazione di categoria dei Commercianti.
La nota
“Pertanto chiediamo al sig. Sindaco di conoscere l’agenda e i programmi futuri di questa città, non possiamo assistere a un full immersion di azioni criminali indirizzati sempre nei furti sia nei negozi che nelle abitazioni o nei furti di auto. Basta nell’inseguire l’emergenza giornaliera, abbiamo bisogno di creare un quadro dove si ipotizza di migliorare i servizi di sicurezza anche fuori dal centro storico.
Priorità: sicurezza e tutela de cittadini
La sicurezza pubblica si riferisce prevalentemente all’incolumità dei cittadini e alla tutela della proprietà; non è più possibile assistere a questo quadro desolante che non provoca crescita e sviluppo, per noi è importante capire se la città deve rassegnarsi a vedere le speranze disattese e vivere con un modello diverso di legalità“, prosegue Costanzo.
“In questo modo la città paga l’assenza della mancanza delle forze dell’ordine, la mancanza di vigili in centro genera un enorme problema, dove sono i vigili con le biciclette elettriche che con rapidità possono spostarsi da un lato a l’altro? Errato non coinvolgere le associazioni di categoria per un più ampio disegno di sviluppo apportando idee per la realizzazione di progetti per creare un modello di sicurezza che è sempre più una priorità di governo della città.
Vivere e sentirsi sicuri nelle proprie case e nella propria città è un diritto di tutti i cittadini. Garantire la sicurezza è un compito primario delle istituzioni e delle forze di Polizia, le uniche legittimate all’uso della forza, così come stabilito dalla Costituzione. Si pensava di trainare la città in un cambiamento, invece siamo scivolati in dietro e non sappiamo come tirarci fuori da questa palude di inefficienza“, conclude.