Biglietti aerei falsi: denunciate 137 persone tra l’Europa e l’America: interessato anche l’aeroporto Vincenzo Bellini

Biglietti aerei falsi: denunciate 137 persone tra l’Europa e l’America: interessato anche l’aeroporto Vincenzo Bellini

CATANIA – La polizia di stato, in collaborazione con Europol, Interpol ed Ameripol ha scoperto una maxi truffa ai danni delle agenzie di viaggio: molti biglietti aerei venivano infatti acquistati mediante un uso illegale di carte di credito.

L’indagine, poi ribattezzata “Global Airport Action” ha coinvolto più di 100 aeroporti disseminati per l’Europa (108) e l’America Settentrionale (29). Al fine di monitorare i biglietti sospetti, tutti regolarmente controllati dagli agenti non appena se ne presentava l’occasione, sono state quindi allestite tre centrali operative (Ottawa, Bogotà e l’Aja).

Per l’occasione la polizia postale italiana ha allestito tre centrali operative a: Ottawa, dove personale dell’Interpol ha coordinato le attività nelle aereostazioni asiatiche; a Bogotà, con personale di Ameripol che ha coordinato le attività degli scali delle due Americhe e a L’Aja, dove personale Europol ha gestito le informazioni provenienti da tutto il mondo. 

Riflettori puntati sugli scali di Torino Caselle, Genova Sestri, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Venezia Marco Polo, Bologna Guglielmo Marconi, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Napoli Capodichino, Reggio Calabria Tito Minniti, Catania Fontanarossa, Palermo Punta Raisi, Cagliari Elmas.

Le indagini sono scaturite dalle ripetute segnalazioni pervenute alla polizia da parte delle sedi di Mastercard, Visa, American Express, Diners, Discover, IATA e Perseuss.

Alla fine dell’operazione sono 137 le persone denunciate, di queste 15 in Italia trovate in possesso di un biglietto aereo acquistato con carte di credito di cui non risultavano mai proprietari.

A seguito di ulteriori indagini la polizia ha così potuto appurare che i titoli di viaggio venivano in genere acquistati da organizzazioni criminali o da intermediari i quali facevano capo ad agenzie di viaggio abusive.