CATANIA – All’Aeroporto di Catania si potenzia il servizio operativo di accoglienza per i cittadini ucraini. Grazie alla collaborazione tra la Società di gestione dello scalo etneo, Enac, polizia di Frontiera e tutti gli Enti di Stato, con l’Asp di Catania e l’Ufficio per l’emergenza Covid, i passeggeri ucraini saranno assistiti anche dal punto di vista sanitario.
“Ci siamo messi a completa disposizione delle autorità per agevolare l’accoglienza in aeroporto e i controlli sanitari per chi, disperato e spesso senza nulla, arriva nel nostro Paese per fuggire dalla guerra”, hanno commentato il presidente e l’amministratore delegato della Sac, Sandro Gambuzza e Nico Torrisi.
La copertura sanitaria prevede l’emissione di una tessera STP (straniero temporaneamente presente) da parte dell’Asp e dell’Ufficio del commissario per l’emergenza Covid, con validità di 6 mesi: coloro che possiedono questa tessera potranno accedere alle cure del sistema sanitario nazionale, con l’assegnazione di un medico di medicina generale o un medico pediatra, con accesso ai servizi ambulatoriali e di emergenza, nonché alla vaccinazione anti SARS-CoV-19.
Nello specifico, dopo un controllo a cura dell’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera), che redige una scheda sanitaria, infatti, i passeggeri in arrivo vengono accompagnati da personale della Sac nel Terminal B dove è presente un’area tamponi, per essere sottoposti a screening. I cittadini ucraini dovranno effettuare un test molecolare o antigenico entro 48 ore dal loro arrivo. Nei cinque giorni successivi al tampone saranno in “regime di autosorveglianza” con obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Potranno utilizzare i mezzi di trasporto esibendo una certificazione che attesti la negatività a un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti o nelle 48 ore se si tratta di test antigenico.
La profilassi anti Covid o il completamento di eventuale cicli incompleti, anche ai fini del rilascio del Green pass, potrà avvenire sia in aeroporto che presso tutti gli hub vaccinali.
Come spiega il commissario Pino Liberti: “In Ucraina solo il 35% della popolazione è vaccinato. Peraltro va ricordato che molti sono sprovvisti di quei vaccini che in Italia sono obbligatori. È anche per questa ragione che, di concerto con l’Asp, sarà possibile eseguire le vaccinazioni obbligatorie. In tal senso il lavoro svolto in aeroporto dall’Usmaf è fondamentale per avere il quadro sanitario completo. I servizi messi in campo sono suscettibili di ulteriori modifiche in funzione delle esigenze che sorgeranno”.
Per quanto riguarda le vaccinazioni di routine è offerta la possibilità di quelle previste, in rapporto all’età: i cittadini che provengono dall’Ucraina potranno accedere a tutti gli ambulatori vaccinali dell’Asp di Catania.
Secondo Renato Passalacqua, direttore della Medicina della migrazione dell’Asp: “I cittadini ucraini potranno anche accedere alle cure in urgenza/emergenza, sempre garantite, tramite contatto con il 118 o l’accesso diretto presso i servizi Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri. Le cure ambulatoriali saranno anche garantite tramite gli ambulatori della Medicina della Migrazione ed Emergenze Sanitarie dell’ASP di Catania”.
Nella serata di ieri sono arrivati 10 cittadini ucraini. Ma il numero di arrivi è destinato ad intensificarsi già dai prossimi giorni. Ufficio emergenza Covid, Asp e Sac hanno già predisposto tutti i servizi e la situazione è costantemente monitorata.
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