Elezione rettore Catania, incontro con gli studenti prima del voto

Elezione rettore Catania, incontro con gli studenti prima del voto

CATANIA – Si è svolto al Monastero dei Benedettini l’ultimo confronto pubblico prima del voto per eleggere il nuovo rettore o rettrice dell’Università di Catania. I quattro candidati hanno presentato le loro proposte agli studenti, anche se in aula Mazzarino erano pochi i presenti. Al centro del dibattito: diritto allo studio, servizi, qualità della didattica.

Veroux: “Tanti si iscrivono, ma pochi arrivano al secondo anno. Serve più supporto”

Il professor Pierfrancesco Veroux ha parlato del problema dell’accesso al secondo anno e le immatricolazioni: molti studenti si iscrivono, ma pochi continuano. “Le immatricolazioni sono passate da 2.500 a 8.000, ma solo 3.000 vanno avanti al secondo anno”, ha spiegato.

Secondo Veroux, bisogna aiutare meglio i giovani all’inizio del percorso universitario. Ha proposto più ascolto, servizi potenziati e un’università che sappia davvero capire le esigenze degli studenti. Ha ricordato che oltre il 40% degli iscritti non paga le tasse, un segno di attenzione dell’ateneo verso chi ha più difficoltà.

Nicotra: “Non devono esserci studenti di serie A e serie B. L’università sia per tutti”

La professoressa Ida Nicotra ha riproposto la centralità della welfare e la persona nel suo programma. “Non è giusto che ci siano studenti trattati in modo diverso. Bisogna rimuovere gli ostacoli per tutti, puntando a questo obiettivo non solo dialogando con le associazioni studentesche”.

Nicotra ha difeso la didattica in presenza, perché è fondamentale per crescere anche come persone, e aperto all’insegnamento da remoto per gli studenti lavoratori e piu fragili. Come tutti i candidati ha proposto più attenzione al CInAP, alle sedi lontane e ha parlato anche del ruolo dell’intelligenza artificiale, che va usata in modo critico e consapevole.

Baglio: “Più esperienze all’estero e servizi per chi studia e ha figli”

Il professor Salvatore Baglio ha puntato lo sguardo sul futuro. Per lui, l’università deve preparare i ragazzi non solo agli esami, ma anche a quello che verrà dopo. “Servono più collegamenti con il mondo del lavoro e sviluppo delle competenze trasversali”, ha spiegato.

Ha parlato anche di spazi studio, lavori in corso da completare, mobilità sostenibile, tessera studenti digitale e aiuti concreti per chi ha figli. “L’università deve fare il massimo per sostenere chi studia”, ha aggiunto.

Foti: “Meno numeri, più qualità. E il primo anno sia gratis”

Il professor Francesco Foti è stato l’unico a segnalare la scarpa presenza di studenti all0incontro: “Le lezioni non sono state sospese, e questo ha pesato. Mi aspettavo una sala piena”.

Ha proposto un’idea forte: rendere gratuito il primo anno di studi con un premio pari all’importo delle tasse. Secondo Foti, bisogna puntare sulla qualità e non solo sui numeri. “Non dobbiamo inseguire le grandi università: dobbiamo essere migliori”, ha detto, facendo l’esempio di Harvard, dove esiste una no-tax area per chi ha redditi sotto i 200mila dollari.

Le domande degli studenti e l’attesa per il nuovo rettore

Gli studenti presenti hanno fatto moltissime domande, parlando di problemi concreti come la prospettata riduzione degli appelli avanzata dai candidati rettore e le difficoltà nei corsi.

Il 23 giugno si vota. Dopo quella data, l’Università di Catania avrà un nuovo rettore – oppure la sua prima rettrice – che guiderà l’ateneo per i prossimi sei anni, dal 2025 al 2031.