Catania, rintracciata e arrestata “catturanda” che da 3 mesi doveva subire una condanna di oltre 4 anni

Catania, rintracciata e arrestata “catturanda” che da 3 mesi doveva subire una condanna di oltre 4 anni

CATANIA – I carabinieri della Nucleo Radiomobile di Catania hanno arrestato una pregiudicata di 44 anni di Aci Sant’Antonio. Quest’ultima, accusata di rapina in concorso e lesioni aggravate.

Le operazioni dei militari

Nell’ambito di un servizio di pattugliamento nelle zone più periferiche del capoluogo etneo, alle ore 7.30 circa, una gazzella del Radiomobile, nell’attraversare piazza Acquicella Porto, ha scorto una donna.

Quest’ultima, alla vista dei carabinieri, ha cercato improvvisamente di allontanarsi. Avrebbe provato a nascondersi tra le auto parcheggiate proprio davanti alla stazione ferroviaria. 

Tale tentativo di allontanarsi, unito al fatto che il viso della signora fosse in qualche modo conosciuto ai militari, ha chiaramente indotto il sospetto che la donna stesse cercando di evitare un possibile controllo.

L’equipaggio del Radiomobile ha, pertanto, arrestato la marcia dell’auto di servizio per rincorrere a piedi la 44enne. La pregiudicata è stata, così, bloccata dopo qualche decina di metri.

Gli accertamenti e le false dichiarazioni della 44enne

A quel punto, hanno avviato gli accertamenti sul conto della donna in questione. Quest’ultima, in un futile tentativo di sviare il controllo, ha prima dichiarato di non essere in possesso di alcun documento d’identità.

Successivamente ha fornito un nome falso, che ovviamente, dopo la verifica nel database delle Forze di Polizia, non è risultato esistente.

Approfondimento dei controlli

Alla luce del comportamento insolito della donna e delle informazioni probabilmente false fornite, per approfondire ulteriormente i controlli, la malvivente è stata quindi accompagnata agli uffici del Comando Provinciale di Catania.

Qui, i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno avviato le operazioni di “fotosegnalamento” e “comparazione delle impronte digitali” della donna con tutte quelle catalogate all’interno del database delle Forze di Polizia.

Grazie a questa specifica attività tecnico-investigativo, l’equipaggio è riuscito a risalire alla reale identità della donna. Quest’ultima aveva concretamente un buon motivo per fuggire al controllo da parte dei carabinieri.

Su di lei difatti era pendente una condanna, di 4 anni e 20 giorni, da scontare in carcere, per i reati di rapina in concorso e lesioni aggravate commessi in Viagrande il 18 marzo 2020.

Scattano le manette

La donna è stata, quindi, arrestata e associata al carcere di Catania Piazza Lanza.

Inoltre, per aver dato false generalità, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di falsa attestazione sull’identità personale ad un Pubblico Ufficiale.