Nuova copertura per il teatro greco di Eraclea Minoa, presentato questa mattina il progetto

Nuova copertura per il teatro greco di Eraclea Minoa, presentato questa mattina il progetto

ERACLEA MINOA –  È stato presentato questa mattina il progetto vincitore del concorso di idee indetto dal Parco della Valle dei templi per la copertura del teatro greco di Eraclea Minoa.

Vincitore lo studio Cellini di Padova

Dopo aver selezionato quattro proposte, la commissione valutatrice ha decretato vincitore lo studio Cellini di Padova, guidato dall’architetto romano Francesco Cellini.

Secondo classificato, lo studio Orliac-Battle di Barcellona. Terzo, lo studio Camerana – Orbyta Engineering di Torino e quarto, lo studio Luca Giardino di Milano.

In cosa consiste il progetto dell’architetto Cellini

Il progetto prevede una sorta di “cavea verde” sopra le rovine concepita come una struttura completamente reversibile. Un “tetto-giardino” schermato dai raggi ultravioletti del sole con un sistema di copertura a travi di protezione in acciaio corten. Questo permette di apprezzare le strutture del teatro ellenistico.

L’obiettivo è proteggere l’area dagli agenti atmosferici e dall’azione del tempo, ma anche non ostacolare la vista dell’antica cavea, valorizzandola attraverso percorsi accessibili a tutti.

Nella parte bassa sono disposte tre file di gradinate, per un totale di circa 200 posti per gli spettatori, che saranno ospitati su strutture temporanee amovibili. Previsti anche il riallestimento dell’Antiquarium, la sistemazione degli ingressi all’area archeologica e al parcheggio, gli spazi per gli uffici amministrativi e servizi al pubblico, un nuovo bookshop, un punto ristoro, l’illuminazione a led per la fruizione notturna.

La dichiarazione dell’assessore ai Beni culturali

Dopo decenni di oblio abbiamo finalmente intrapreso il percorso di valorizzazione di uno dei siti più incantevoli, ma anche più fragili e compromessi della Sicilia”. Questo è quanto ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato.

Abbiamo optato per un restauro che rispetti pienamente l’integrità del sito, ma, soprattutto, che protegga il teatro dagli effetti del tempo e dall’azione dell’uomo“.