L’Istituto Gemmellaro alla XXVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

L’Istituto Gemmellaro alla XXVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

CATANIA – Che cos’è la memoria se non un percorso fatto di riflessioni, incontri e confronti per ricordare ma soprattutto per imparare dal passato e da coloro che hanno lasciato una traccia profonda nella società.

Con questo spirito il 21 marzo l’Istituto Gemmellaro di Catania ha partecipato, con la presenza di due studenti rappresentanti di Istituto Erika Andolfo e Gagriele Pagana e della professoressa Santa Nicotra, alla manifestazione ufficiale cittadina della XXVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie.

Nei mesi scorsi, gli studenti delle classi V dell’Istituto, con un intenso lavoro di ricerca sulla parola come strumento di contrasto alla mafia e all’illegalità, hanno approfondito le storie di alcuni giornalisti vittime di mafia (Giuseppe Fava, Peppino Impastato, Mauro De Mauro, Giancarlo Siani, Giuseppe Alfano, Mario Francese, Giovanni Spampinato, Daphne Caruana Galizia, Paolo Borrometi), e ne hanno discusso il 10 marzo con Rosy Marcantonio (Presidio Universitario di Libera) e Francesca Andreozzi (Fondazione Giuseppe Fava). La loro partecipazione alle celebrazioni 21 marzo costituisce, pertanto, il momento conclusivo di un lavoro appassionato ed appassionante dall’elevato valore educativo, oltre che eitico e morale.

L’evento del 21, in concomitanza con le celebrazioni nazionali, ha avuto due momenti: il primo a piazza Lanza dove si è avuta l’inaugurazione di una installazione realizzata nell’ambito del progettoDentro e fuori le mura” (progetto fondato sullo “stare insieme” di detenute e familiari di vittime di mafia); il secondo presso il Liceo Classico Spedalieri, dove si è svolta la “lettura dei nomi delle vittime”.

In entrambi i momenti sono stati presenti le principali autorità delle Istituzioni pubbliche coinvolte (Casa Circondariale di Piazza Lanza, Comune di Catania, Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri), numerose scuole del territorio (il Liceo Artistico Emilio Greco e l’Istituto Gemmellaro di Catania, il Liceo Ettore Maiorana di San Giovanni La Punta e alcuni Istituti Comprensivi del territorio). Presente anche l’orchestra di Musicainsieme a Librino che ha accompagnato la lettura dei nomi delle vittime avvenuta presso il Liceo Spedalieri a cui è seguito un sentito minuto di silenzio.

Dora Torrisi, Coordinamento cittadino di Libera, ha sottolineato “l’importanza della memoria nel percorso di cambiamento dei giovani”, ha raccontato il valore dell’incontro tra familiari di vittime e detenuti, ed ha ribadito come il 21 marzo non deve essere una sterile lettura dei nomi ma deve essere il momento conclusivo di una riflessione.

Con riferimento al tema delle celebrazioni di quest’anno “Terra mia – Coltura/Cultura” ha spiegato il senso-significato delle piantine aromatiche che ciascuna scuola partecipante ha offerto al progetto Orto dei Profumi: “Ogni scuola ha scelto una vittima associata ad una pianta che la rappresenta che andrà in uno degli orti sociali di librino, affinché si abbia coltura della terra e cultura delle coscienze”. In piena sintonia con tutto ciò la pianta scelta dall’Istituto Gemmellaro – la lavandacome simbolo del “vittima dimenticata”. Questa la targa della piantina “Perché la verità, come il profumo della lavanda sia riconoscibile, pervasiva e capace di diffondersi in modo penetrante, così da prevalere e dominare”.

Emozionati i due studenti del Gemmellaro che hanno vissuto un momento denso di significati educativi, valoriali, umani e civili. Le parole di Erika e Gabriele: “È stato un bellissimo percorso, quello che i nostri professori ci hanno proposto, abbiamo lavorato con entusiamo e voglia di capire; stiamo per lasciare la scuola ed entrare nel mondo vero. Tutto questo ci aiuta e ci stimola. Grazie”.