Sicilia, dati Covid falsati. Musumeci: “Ho fiducia in Razza”. Le INTERCETTAZIONI shock: “I morti sono veri?”

Sicilia, dati Covid falsati. Musumeci: “Ho fiducia in Razza”. Le INTERCETTAZIONI shock: “I morti sono veri?”

SICILIA – Riflettori puntati sullo scandalo che in queste ore sta interessando il mondo della sanità siciliana. Emergono nuovi dettagli in merito alla falsificazione dei dati Covid in Sicilia che vedrebbe tra i responsabili anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza.

Le parole di Musumeci

In merito a ciò, il presidente della Regione Nello Musumeci rompe il silenzio affermando: “Ho letto le agenzie, inutile dire che in questi casi si resta sorpresi. Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: è storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Ruggero Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verità emergerà prestissimo”. Così ha esordito il governatore siciliano durante un intervento a Omnibus su La7.

Le accuse sono di falso materiale ed ideologico e gli arrestati sono tre. Si tratta del funzionario della Regione Salvatore Cusimano, del dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato Emilio Madonia e infine della dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti.

Le intercettazioni

Proprio alla Di Liberti l’assessore Razza, stando alle intercettazioni, si sarebbe rivolto affermando: “Spalmiamoli un poco”. Frase che farebbe riferimento ai numeri dei decessi per Covid da comunicare all’Istituto Superiore di Sanità. A tale affermazione la stessa avrebbe risposto chiedendo: “I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?”. A ciò Razza aggiungerebbe: “Ma sono veri?”.

Di Liberti risponderebbe: “Sì, solo che sono di 3 giorni fa. A questo punto Razza avrebbe dato l’ok per “spalmarli un poco”. Non solo, la dirigente avrebbe poi continuato: “Ah, ok allora oggi gliene do uno e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri; quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene?”. A ciò Razza avrebbe dato l’ok.

In tutto gli indagati sarebbero sette.

Fonte foto Facebook Ruggero Razza