Coronavirus, in quasi tutta Italia ritorno tra i banchi di scuola posticipato: l’ira della ministra Azzolina

Coronavirus, in quasi tutta Italia ritorno tra i banchi di scuola posticipato: l’ira della ministra Azzolina

SICILIA – Dopo il rinvio del ritorno a scuola deciso dalla maggior parte delle Regioni italiane, scatta l’ira del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che si sarebbe sentita “tradita” anche dal Pd, alleato di Governo. Solo in Valle d’Aosta, Toscana e in Trentino Alto Adige gli studenti potranno riprendere le attività didattiche in presenza, tutte le altre hanno assunto atteggiamenti contrari.

Quello che si è consumato nelle scorse ore pare fosse un tradimento annunciato. Lo scorso lunedì Francesco Boccia – ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie – aveva confermato il ritorno in classe a partire dall’11 gennaio al 50%. Dopo qualcosa sarebbe cambiato. A condizionare l’atteggiamento dei presidenti delle Regioni sarebbe stato l’evidente aumento dei contagi e il confronto con i membri del Comitato tecnico scientifico.

La scuola in Sicilia

In Sicilia, la chiusura delle scuole che si manifesta in un posticipo che varia dal grado degli istituti, è stato comunicato ieri, quando il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha emanato l’ordinanza regionale n°5 dell’8 gennaio 2021 (clicca qui per leggere e scaricare il documento ufficiale).

La Sicilia si sarebbe affiancata all’atteggiamento messo in atto già da altre Regioni italiane che negli scorsi giorni avevano già comunicato il posticipo del ritorno tra i banchi non solo per gli studenti delle scuole superiori, ma anche per i più piccoli.

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L’ordinanza stabilisce che gli studenti della scuola secondaria di secondo livello proseguiranno con la modalità della Dad fino al 31 gennaio 2021. Gli alunni della scuola secondaria di primo livello e per quelli della scuola primaria torneranno in classe il 18 gennaio 2021. Fino al 16 ricorreranno anche loro alla didattica a distanza così come stabilito dalla normativa vigente.

Oltre alla Sicilia, avrebbero aderito al posticipo della didattica in presenza Liguria, Lombardia, Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Molise, Umbria, Calabria.

Immagine di repertorio