L’assalto al Capitol Hill ha giocato a favore del Covid negli USA? Il timore dopo la violenza

L’assalto al Capitol Hill ha giocato a favore del Covid negli USA? Il timore dopo la violenza

STATI UNITI – Un aumento drammatico dei contagi Covid dopo l’assalto al Capitol Hill: è questo quello che temono le autorità americane, almeno secondo le considerazioni e i dati pubblicati da alcuni quotidiani locali ed emittenti televisive.

Certamente quanto accaduto negli scorsi giorni negli Stati Uniti ha sconvolto il mondo intero: un assalto al Governo della prima potenza occidentale, un attacco feroce a quella che è considerata da sempre la nazione emblema della democrazia e una rivolta violenta contro l’ufficializzazione della vittoria del presidente eletto, Joe Biden.

Mentre proseguono le indagini sull’episodio, costato la vita a 5 persone (compreso un agente di polizia), e il mondo si interroga sulle conseguenze di quanto accaduto (il “blocco” di Trump sui maggiori social, i timori del neo-eletto Biden per il giorno dell’insediamento, il primo caso di attacco alla sede del potere negli Usa, le dimissioni del capo della polizia Steven Sund e le indiscrezioni su presunti ritardi e falle nella sicurezza), un’altra paura travolge gli Stati Uniti: il folto gruppo di protestanti che ha scatenato quello che molti hanno ribattezzato come “l’inferno di Capitol Hill” potrebbe aver giocato anche a favore del Coronavirus.

Il timore è che i contagi aumentino nei prossimi giorni a causa di quanto avvenuto nella capitale statunitense. Un evento fuori dal normale e che sicuramente non è avvenuto nel rispetto delle norme previste dalla legge né tantomeno di quelle per contrastare la pandemia. Un attacco nel bel mezzo della pandemia potrebbe essere costato più del previsto al Paese, che da tempo registra i dati più preoccupanti al mondo in termini di contagi e decessi.

Fonte immagine: Politico.com