Lady Oscar un amore per sempre

Lady Oscar un amore per sempre

Da quel primo marzo 1982 sono trascorsi ben 36 anni quando Italia uno mandò in onda per la prima volta la storia di “Lady Oscar”. Impossibile definirlo semplicemente un cartone animato e, soprattutto, etichettarlo come uno dei tanti anime giapponesi degli anni ottanta che  riempivano i pomeriggi o anticipavano la cena in base agli orari di programmazione scelti da Mediaset.

Se ancora oggi a quasi quarant’anni da quella prima volta siamo qui a parlarne ci sarà un motivo. Tutti nessuno escluso, compresi i maschietti dell’epoca, aspettavano con ansia che arrivasse il pomeriggio per ritrovarsi nei saloni di Versailles ed emulare, sulle note dei Cavalieri del Re e successivamente di Cristina D’Avena, con una penna, una bottiglia di plastica o un bastone le gesta di madamigella Oscar Francois De Jarjayes, capitano delle guardie reali di sua maestà re di Francia a soli quattordici anni.

Se intere generazioni ancora prima di studiare la rivoluzione francese a scuola avevano imparato a conoscere chi erano Luigi XVI e Maria Antonietta e magari al momento giusto sono riusciti a superare la verifica di storia, senza aver dato troppa attenzione ai compiti assegnati dall’insegnante, devono dire grazie al manga di Ryoko Ikeda che ha conquistato ed ancora conquista come se fosse stato scritto oggi.

Ma perché piace la storia di Oscar Francois De Jarjayes? Come mai è ancora oggetto di discussione non solo nelle chat ma è stata anche tema di una tesi di laurea all’Accademia di Belle Arti di Catania? Quale sarà la ragione che a Milano il giovane drammaturgo Andrea Palotto ha scritto il musical “Lady Oscar Francois Versailles Rock Drama” ispirato all’eroina francese che tutti conosciamo e amiamo?

Può un cartone animato, o meglio un anime come chiamano gli addetti ai lavori, destinato ad un pubblico giovane diventare un vero cult su cui scrivere appassionanti  fanfiction, da segnalare il gruppo facebook Lady Oscar e Andrè e il loro magico amore e tutto il mondo di Oscar, https://www.facebook.com/groups/2161939054020172/ ,  o addirittura diventare simbolo di un’epoca, quella dei quasi quarantenni di oggi, che

discutono non solo di quanto erano più intelligenti i loro migliori anni ma come una donna in un’epoca fatta di soli uomini possa unire le migliori qualità maschili e femminili diventando un modello di emancipazione femminile? La risposta è sicuramente affermativa, perché madamigella Oscar nonostante le numerose restrizioni e modifiche subite dalla censura italiana è una donna moderna, coraggiosa, passionale con un’identità sessuale ben definita nonostante le tante voci presunte sulla sua possibile omosessualità, in quanto si innamora due volte prima in modo adolescenziale del conte svedese Hans Axel de Fersen e poi in maniera matura e consapevole dell’amico di una vita Andrè Grandier.

Se tutte le bacheche dei vari social il 14 luglio sono invase da post che commemorano la sua dipartita davanti alla Bastiglia con l’hashstag #RipLadyOscar oppure il 13 luglio si ricorda l’unica notte d’amore con l’incarnazione del cavaliere senza macchia l’innamoratissimo e affascinante Andrè, che dopo una paziente attesa di vent’anni quasi cieco riesce a coronare il suo sogno d’amore per poi morire poche ore dopo, colpito in pieno petto da un pallottola, non può essere solo e semplicemente fanatismo o nostalgia di un periodo felice.

Questo è un amore, un affetto collettivo che affonda le basi nell’infanzia di tutti quei bambini che hanno sofferto, pianto e si sono emozionati con Oscar e la sua avvincente storia che tra amori e passioni ha raccontato la violenza, gli intrighi e l’inaudita cattiveria dell’Ancien Regime con un linguaggio semplice e diretto trasmettendo ai tanti bambini davanti alla televisione, ora cresciuti e collegati su you tube alla ricerca dell’intera serie o degli episodi più importanti, gli ideali quelli veramente nobili di libertà, uguaglianza e fraternità diventando anche uno strumento pedagogico di massa. Per questo e molto altro ancora Lady Oscar ha scritto, e siamo certi che continuerà a raccogliere numerosi estimatori, una pagina importante della storia e del costume degli uomini e delle donne di ieri e di oggi.