Stato infrastrutture in Sicilia, Falcone: “Stiamo realizzando una mappatura e dopo capiremo come intervenire”

Stato infrastrutture in Sicilia, Falcone: “Stiamo realizzando una mappatura e dopo capiremo come intervenire”

PALERMO – La recente visita in Sicilia del Ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, che ha avuto luogo tra i giorni 19 e 20 di questo mese, ha portato a porre la lente d’ingrandimento sullo stato nel quale versano strade, ponti, ferrovie e porti nella nostra isola. Dopo il crollo del viadotto Morandi a Genova molti di noi si sono subito chiesti se ci fosse necessità di intervenire sulle strade sopraelevate presenti in Sicilia.

E in questo senso chi si è preoccupato ci ha visto bene perché, soprattutto tra le provincie di Agrigento e Caltanissetta, ci sono diversi viadotti in condizioni pietose, tra cui un “gemello” del ponte genovese progettato dallo stesso ingegnere. Ma l’esempio più eclatante è quello del viadotto Himera, sull’autostrada A19 Palermo-Catania, “spezzatosi” nel 2015 e tuttora in fase di ricostruzione.

Riguardo a tutti gli altri tipi di infrastrutture, da molto tempo si aspetta di vedere in esercizio diverse opere, come l’autostrada Siracusa-Gela, ancora attiva fino a Rosolini, nel Siracusano, o l’anello ferroviario di Palermo. Inoltre, molte strade provinciali, come detto dallo stesso Toninelli, si trovano in condizioni di abbandono. Il ministro pentastellato ha avanzato le sue proposte, tra cui quella di istituire un Commissario governativo sul modello Genova, e vediamo cosa ne pensa l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone.

“Si tratta di un modello utile – spiega Falcone -, in quanto al Commissario vengono conferiti poteri speciali, sia in termini di risorse finanziarie che per velocizzare le procedure amministrative per arrivare dalla progettazione alla gara d’appalto e infine alla consegna dei lavori. Noi come governo regionale abbiamo già dato l’incarico sia all’Anas che al Cas di verificare i ponti, i viadotti, le strade provinciali e quelle statali di loro competenza, mentre stiamo realizzando una mappatura di tutte queste strutture. Dopo aver verificato le criticità, capiremo come intervenire e con quali risorse. Il Commissario viene nominato quando c’è un obiettivo specifico, come la ricostruzione di un territorio investito da una calamità naturale, cosa che al momento non c’è”.

Riguardo allo stato attuale delle nostre infrastrutture, alla loro sistemazione o all’apertura di nuove la strada intrapresa è quella giusta. Per il viadotto Himera i tempi di consegna della nuova struttura non sono poi così lunghi. E tante altre novità si prevedono anche sul fronte ferrovie, mentre si attende un’autorizzazione per riprendere i lavori sulla Siracusa-Gela.

“Il viadotto Himera – conclude Falcone – noi contiamo di restituirlo alla fruizione del pubblico nel mese di luglio del prossimo anno. Tutto questo anche grazie a un lavoro di accelerazione delle procedure compiuto dal presidente Musumeci. L’Anas i lavori li sta facendo regolarmente e vanno avanti anche tutti gli altri interventi di manutenzione sull’autostrada A19. Abbiamo già aperto il viadotto Mulini, tra cinque giorni anche il Ponte Cinque Archi e a gennaio il Morello. Per l’anello ferroviario di Palermo la ditta Tecnis ha avuto i problemi che tutti conosciamo e si è fatto solo il 30 % dei lavori; abbiamo fatto una conferenza per accelerare i tempi, ne faremo un’altra e stiamo aspettando che la Tecnis venda il ramo d’azienda per far sì che i lavori possano continuare con maggiore energia. La competenza è del Comune di Palermo, che tratta i lavori con Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), che a sua volta paga i fornitori subappaltatori per conto della Tecnis. Quando avverrà la vendita, spero nelle prossime settimane, la nuova società riprenderà i lavori e li porterà a compimento in maniera energica. Per la Siracusa-Gela attendiamo che il Mise autorizzi per il subentro di Cosedil nell’intero appalto e a gennaio si potrà ripartire. Il 19 dicembre consegneremo i lavori della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, domani saremo a Roma per la conferenza dei servizi riguardante il raddoppio del binario sulla tratta Giampilieri-Fiumefreddo, che vedrà lo spostamento a monte del tracciato di servizio. La nuova stazione di Taormina sarà sotto il parcheggio Lumbi, scendendo 18 metri in ascensore. La rete ferroviaria attuale avrà una funzione storica e turistica e dopo 30 anni ripristineremo la linea Alcantara-Randazzo. Il presidente Musumeci ha insistito per essa e ha avviato una convenzione molto importante con la Fondazione Ferrovie dello Stato. Riguardo infine alle strade provinciali, spero che Toninelli dia risorse per potere intervenire”.