Corruzione elettorale: scarcerato Roberto Barbagallo, ex sindaco di Acireale

Corruzione elettorale: scarcerato Roberto Barbagallo, ex sindaco di Acireale

ACIREALE – Va ai domiciliari l’ex sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, destinatario lo scorso 23 febbraio della misura in carcere insieme ad altre 7 persone.

Il politico, dimessosi poco dopo l’ingresso nel carcere di piazza Lanza a Catania il 23 febbraio scorso, è rimasto coinvolto nell’inchiesta Sibilla con cui la procura etnea ha fatto luce su una serie di presunti comportamenti illeciti che si sarebbero tenuti all’interno del Comune acese. Barbagallo, infatti, avrebbe chiesto aiuto per favorire la campagna elettorale di un suo referente politico.

L’ex primo cittadino fu accusato – e lo è tuttora – di corruzione elettorale per un episodio avvenuto poco prima delle elezioni regionali. Nello specifico i magistrati ritengono che Barbagallo, con la complicità del luogotenente dei vigili urbani Nicolò Urso, abbia intimidito due venditori ambulanti, ai quali sarebbe mancata la revisione nel mezzo usato per vendere prodotti ortofrutticoli.

I giudici del tribunale del Riesame, presieduto da Sebastiano Mignemi, hanno accolto l’istanza di scarcerazione presentata dal difensore di fiducia Enzo Mellia, sostituendo la misura cautelare in carcere con quella meno afflittiva dei domiciliari. Nel corso dell’udienza, martedì scorso, la Procura aveva insistito invece nella richiesta di conferma della custodia cautelare in carcere.

Misura cautelare agli arresti domiciliari revocata per il luogotenente Urso, assistito dai legali Mario Pavone e Salvatore Mellia. Per lui, il Riesame ha disposto la misura interdittiva di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio per la durata di 12 mesi.