Ordine dei commercialisti: Pogliese verso la presidenza

Ordine dei commercialisti: Pogliese verso la presidenza

CATANIA – Allo Sheraton applausi e consensi per il candidato alla presidenza dell’Ordine dei commercialisti di Catania, Antonio Pogliese.

All’incontro di “Scienza e Tecnica” presenti da una parte l’Università di Catania con la partecipazione dei docenti Orazio Licciardello, ordinario di Psicologia sociale, e Rosario Lanzafame, ordinario di Sistemi energetici; dall’altra i convenuti, entusiasti di trovare in Pogliese un leader cooperativo e comunicatore, rivolto alle attuali esigenze della categoria, dal territorio ai giovani alle donne.

Senza la sua esperienza – dichiara, sul candidato, Lanzafame che ha presentato il progetto Apea (agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente di Catania), di cui Pogliese ha curato la parte economico-finanziaria – non avremmo partecipato, e vinto, il bando europeo né tantomeno lo avremmo potuto rendicontare. I commercialisti che hanno partecipato alla realizzazione di Apea, che mi ha visto impegnato come parte scientifica, si sono spesi affinché il territorio conseguisse queste risorse. Pertanto mi sento di ringraziare Pogliese, senza il quale il mio progetto non si sarebbe potuto realizzare“.

Lanzafame ha introdotto le relazioni accademiche con “Aspetti economico – sociali indotti dai cambiamenti climatici”. A seguire la relazione di Licciardello con “Il confronto fra i gruppi: aspetti epistemologici”.

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Pogliese, dopo le relazioni dei due ordinari dell’Università di Catania, ha mandato una richiesta di confronto diretto con il suo competitor, Giorgio Sangiorgio: “Colgo l’occasione per chiedere un confronto diretto, che ritengo necessario per sviluppare idee consapevoli, a partire dalle diverse posizioni dichiarate sul tema della continuità o discontinuità“. Conclude il candidato: “Il confronto deve vertere sui programmi e sul relativo piano di attuazione, e non certamente su enunciazioni generiche ed astratte“.

Detti poi i nomi dei candidati di Scienza e Tecnica, dove si ritrovano: al Consiglio 14 preferenze, mentre 3 preferenze al Collegio dei revisori.

Il dialogo tra i commercialisti e le Istituzioni non è più una fantasia. Manca solo la svolta ufficiale: con la fiducia di chi esprimerà il proprio consenso a Pogliese, nelle votazioni del 3 e 4 novembre.