CATANIA – “Chi inizia bene è già a metà dell’opera”. E non poteva iniziare meglio, oggi, il nuovo anno scolastico all’Istituto Comprensivo “A. Malerba” di Catania, che ha avuto il piacere di ospitare, nei locali dell’auditorium del plesso di via Velletri, la visita graditissima del Primo Cittadino della città etnea.
Il sindaco, Enrico Trantino, accompagnato da Andrea Guzzardi, assessore alla Pubblica istruzione, Edilizia scolastica, Agricoltura, Pesca e politica del mare, e da Claudio Carnazza, presidente del II Municipio, è stato accolto dalla Dirigente scolastica, dott.ssa Agata Pappalardo, tra gli applausi delle alunne e degli alunni dell’Istituto, che, supportati dai loro insegnanti e una delegazione di genitori, formavano la ricca e gioiosa platea.
L’importanza della connessione e collaborazione tra istituzioni e scuola è stato l’argomento cardine della “chiacchierata” di stamane, che, in un clima familiare e informale, ha coinvolto non solo i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e la Preside, ma ha reso primi protagonisti i ragazzi, che, con le loro domande e quesiti, hanno animato un dibattito molto interessante e costruttivo. Due i punti fondamentali trattati: la dispersione scolastica e l’educazione civica per una crescente cittadinanza attiva. Per una città vivibile e a misura d’uomo c’è l’urgente bisogno di cooperare: scuola, famiglie e organi istituzionali costituiscono, nell’aiuto e assistenza reciproci e nel lavoro di squadra, la chiave di risoluzione dei numerosi problemi e disagi della comunità, a partire proprio dai più piccoli che si apprestano a diventare gli adulti di domani.
“Il sogno – ha esclamato la Preside – quando si è soli resta utopia. Quando, invece, è condiviso da tante persone diventa profezia, la stella che ci deve guidare. Magari non si arriva alla meta; si percorre però la strada insieme, costruendo comunità educanti di speranza e progettualità. E il senso di prossimità col territorio, oggi testimoniato dalla presenza qui del sindaco e degli altri ospiti, ne costituisce segno tangibile”.
