Effettuato a Palermo il primo trapianto di rene in Sicilia fra pazienti con gruppi sanguigni differenti

Effettuato a Palermo il primo trapianto di rene in Sicilia fra pazienti con gruppi sanguigni differenti

PALERMO – Se per decenni la compatibilità del gruppo sanguigno è stata vista come essenziale per eseguire un trapianto oggi non è più così. Oggi è possibile, in determinate circostanze, trapiantare un rene anche in assenza di tale requisito. A testimoniarlo il trapianto effettuato su un uomo di 58 anni all’Ismett di Palermo, dopo un periodo di pretrattamento di tre settimane.

Il rene è stato estratto attraverso una tecnica chirurgica minimamente invasiva, permettendo alla donatrice, la moglie di 52 anni, una convalescenza veloce. Nel post-operatorio, entrambi mostrano una salute stabile: mentre lei è tornata a casa in breve tempo, lui continua a ricevere controlli ambulatoriali.

L’Ismett-Upmc ha quindi inaugurato un progetto dedicato ai trapianti di reni tra donatori e riceventi con gruppi sanguigni dissonanti (programma ABO incompatibile). Questa innovazione, la prima del suo genere in Sicilia, vedrà altri casi simili nelle settimane a venire. Sebbene questa procedura sia abbastanza comune in nazioni come USA e Giappone, in Italia è ancora confinata a pochi istituti.

La soddisfazione dei medici

La dott.ssa Barbara Buscemi, a capo del programma di trapianto renale, chiarisce: “Anni addietro, la dissonanza tra gruppi sanguigni era vista come un ostacolo insormontabile. Un gruppo sanguigno differente significava un attacco immediato e potenziale rigetto del rene. Ora, mediante un protocollo di desensibilizzazione e l’introduzione di un particolare medicinale, siamo in grado di superare questa barriera e garantire la riuscita dell’operazione“.

Prima dell’operazione, il beneficiario è stato sottoposto a una terapia chiamata plasmaferesi, un processo che elimina gli anticorpi potenzialmente dannosi per il nuovo organo. Questa terapia è stata affiancata da un regime immunosoppressore e l’impiego di anticorpi monoclonali. Questo approccio combinato è stato eseguito in collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’Arnas Civico di Palermo.

Angelo Luca, a capo dell’Irccs Ismett, sottolinea: “Abbiamo compiuto un salto notevole nel settore dei trapianti in Sicilia. Questa innovazione evidenzia come ricerca e progresso stiano ampliando le opportunità per chi attende un trapianto. L’Ismett rappresenta un punto di riferimento nella nostra comunità. La sinergia con l’Arnas Civico di Palermo dimostra che collaborare porta a risultati straordinari. Ogni trapianto racchiude persone, emozioni e storie profonde. È a loro che offriamo con dedizione il nostro impegno“.