TRAPANI – Applausi e commozione ieri nel gremito Santuario della Madonna di Trapani per l’ultimo saluto a Giorgio Grammatico, il vigile del fuoco morto nell’esplosione di via Garibaldi, a Catania, insieme con il collega Dario Ambiamonte.
Ieri, per Trapani e Catania, è stato il giorno del lutto, dell’ultimo addio ai due eroi caduti mentre stavano svolgendo il loro dovere.
Mazzi di fiori e omaggi alla bara hanno caratterizzato il corteo che ha accompagnato Giorgio sino in chiesa. Aveva 37 anni e un figlio di 6, Marco. Come per Ambiamonte, anche il feretro di Grammatico è stato portato su un’autoscala avvolto nella bandiera italiana.
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Delegazioni di vigili del fuoco da ogni parte della Sicilia hanno salutato per l’ultima volta il collega e porto le condoglianze ai familiari della vittima.
La messa funebre è stata celebrata dal vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, che nel corso dell’omelia ha ricordato Giorgio come “coraggioso e volenteroso, era appassionato nel giocare la partita della vita“.
Alla cerimonia funebre hanno partecipato le più alte autorità civili e militari della provincia, numerosi sindaci del comprensorio, i vertici nazionali e regionali del corpo dei vigili del fuoco, un gruppo di tifosi della “Curva nord” del Trapani Calcio (dove Giorgio Grammatico aveva militato tra il 2000 e 2004).
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