Strage di Bradizzo, ministra Calderone: “Non è l’ora di polemiche”

Strage di Bradizzo, ministra Calderone: “Non è l’ora di polemiche”

TORINO –Sono qui a nome del governo per portare vicinanza alle famiglie e sgomento per una tragedia immane“. Così la ministra del Lavoro Calderone, a Brandizzo, sul luogo dell’incidente nel quale sono morti cinque operai, di cui due siciliani.

Siamo tutti quanti colpiti, questo è il momento per abbassare i toni, non è il momento per fare e polemiche, dobbiamo tutti quanti stringerci intorno alle comunità colpite. Non è il momento di giungere a conclusioni affrettate“, dice Calderone.

La ministra ha inoltre assicurato “aiuti tempestivi” alle famiglie delle vittime.

Strage di Brandizzo, chi sono i due indagati 

Intanto la Procura di Ivrea ha iscritto due persone sul registro degli indagati: si tratta dei due sopravvissuti. Uno è Antonio Massa, l’addetto di Rete Ferroviaria Italiana al cantiere e che aveva il compito come “scorta-ditta” di comunicare il nulla osta del passaggio dei treni, o in caso contrario fermare i lavori. L’altro è il capo cantiere.

Omicidio e disastro, sulla strage di Brandizzo “emergono gravi violazioni”

Sulla vicenda si è espressa nei giorni scorsi la procuratrice Viglione. “Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell’incidente. Ci sono profili di responsabilità per i quali saranno a breve indagate alcune persone“.

La Procura non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio e disastro.

Chi erano i cinque operai uccisi, due erano siciliani

Due dei cinque operai che hanno perso la vita erano siciliani. Una delle due vittime è Kevin Laganà, di 22 anni, originario di Messina. Mentre l’altro operaio originario di Marsala e residente a Vercelli, è Giuseppe Saverio Lombardo, di 52 anni. Gli altri tre operai sono Michael Zanera di 34 anniGiuseppe Sorvillo di 43 anni e Giuseppe Aversa di 49 anni.