Tentato omicidio in un autolavaggio, 24enne ferito da colpi di pistola

Tentato omicidio in un autolavaggio, 24enne ferito da colpi di pistola

CANICATTÌ – Tentato omicidio a Canicattì (Agrigento). La vittima è un 24enne, ferito da diversi colpi di pistola. L’agguato è avvenuto stamattina in un autolavaggio di via Capitano Ippolito.

Il giovane, senza precedenti penali, non è in pericolo di vita. Lo avrebbero affermato i medici dell’ospedale Barone Lombardo dove è stato portato il ragazzo. In base a quanto emerso, quest’ultimo è stato ferito da due colpi: uno alla coscia destra e un altro alla tibia sinistra.

La ricostruzione dell’agguato

Secondo quanto ricostruito fino a ora, il 24enne si trovava in fila all’autolavaggio, quando a un certo punto due persone, a bordo di un’auto scura, si sarebbero avvicinati al giovane, esplodendo sette o otto colpi. Subito dopo gli autori dell’agguato si sarebbero dileguati. I carabinieri stanno indagando sull’accaduto, con la collaborazione della polizia.

Foto di repertorio

Agguato a Scicli, arrestati due fratelli: erano in fuga

Nuovi sviluppi in merito all’agguato di Scicli, avvenuto nella giornata di ieri. Sono stati arrestati due fratelli, ritenuti responsabili dei colpi di pistola esplosi ieri nel Ragusano, a danno di due uomini, padre e figlio. Nonostante siano state colpite al volto, le vittime dell’agguato non sarebbero in pericolo di vita.

La ricostruzione

I presunti colpevoli sono entrambi pregiudicati: uno avrebbe aperto il fuoco, l’altro invece sarebbe stato suo complice. I due sono stati fermati alle 19,30 di ieri sera in Calabria mentre si davano alla fuga dopo il duplice tentato omicidio di cui sono accusati. Si tratta di Mauro Gesso, di 42 anni, e Roberto Gesso, di 50. Sono entrambi stati condotti nel carcere di Potenza.

Il ritrovamento dell’arma

I carabinieri hanno trovato il fucile a canne mozze probabilmente usato per compiere l’agguato. La scoperta è avvenuta in un’abitazione della frazione balneare di Sampieri, nel Ragusano.

I dettagli sull’agguato

In base a quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri del Nucleo operativo di Modica, di Scicli e del comando provinciale di Ragusa, dietro all’agguato si celano profondi dissidi tra le due famiglie coinvolte. Il padre, uno dei due uomini colpiti, è un imprenditore di Scicli, di 57 anni, titolare di una casa di riposo in contrada San Marco. Il secondo ferito è un 30enne, un giovane sportivo appassionato di arti marziali.