Quando è utile fare un ecocardiogramma?

Quando è utile fare un ecocardiogramma?

Corrado-Tamburino

L’ecocardiografia è una metodica diagnostica che permette di studiare l’anatomia e la funzionalità del cuore mediante l’utilizzo degli ultrasuoni. È una tecnica non invasiva, indolore e ripetibile (gli ultrasuoni sono innocui e l’esame può essere eseguito su qualsiasi paziente).

Evidenzia alterazioni di dimensioni, movimento e spessore delle pareti del cuore e del funzionamento delle valvole cardiache. Un esame ecocardiografico può quindi essere utile in tutti i pazienti che presentano sintomi e segni legati a malattie del cuore quali dispnea, astenia, dolore toracico, edemi declivi.

L’ecocardiogramma è fondamentale sia per la diagnosi di patologie cardiache sia per il monitoraggio della loro evoluzione. Nella cardiopatia ischemica permette di fare diagnosi di ischemia, definire la sede e l’estensione, riconoscere le complicanze ed è utile nel follow-up dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica chirurgica o mediante angioplastica.

Permette la diagnosi delle cardiopatie congenite sia del bambino che dell’adulto, di identificare patologie del pericardio o dell’endocardio e risulta utile in presenza di aritmie, che possono essere la manifestazione di una sottostante patologia organica. È inoltre indicata nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa e in presenza di un soffio cardiaco, per valutare la presenza e la gravità di una patologia valvolare.

Con la collaborazione della dott.ssa Giordana Finocchiaro