Dietro l’obbiettivo, Dentro il personaggio: la mia avventura nei cortometraggi

Dietro l’obbiettivo, Dentro il personaggio: la mia avventura nei cortometraggi

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

L’esperienza di calarsi nei panni di un personaggio è sempre affascinante, ma quando quel personaggio appartiene al teatro di Luigi Pirandello, la sfida si fa ancora più stimolante.

Durante il mese di febbraio, nell’ambito del Majorana Cultural Hub, progetto proposto da alcuni professori del Liceo Ettore Majorana di San Giovanni La Punta, ho avuto l’opportunità di interpretare una contadina in un breve cortometraggio ispirato alla novella “La Giara”.

Un’esperienza che, nonostante la sua brevità, ha richiesto un grande impegno e un’immersione profonda nel mondo dello scrittore siciliano.

 

 

Il viaggio in questo nuovo mondo della sceneggiatura è iniziato, prima dell’effettivo “ciak si gira”, con una fase di scrittura, che non è stata affatto semplice, poiché trasformare la richezza del racconto di Pirandello in un formato molto coinciso e da mettere in scena ha richiesto molto impegno, da parte mia e di altri studenti che come me si sono cimentati nell’esplorare i segreti della sceneggiatura.

 

 

Finalmente arriva il giorno delle riprese, e una piccola sala all’interno della nostra scuola si è trasformata in un set improvvisato, erano presenti green screen, telecamere e microfoni.

Oltre a “La Giara” avremmo dovuto mettere in scena anche “Macbeth” (celebre tragedia di Shakespeare) e “Don Chisciotte” (di Miguel de Cervantes).

Indossavamo costumi che richiamavano le epoche in cui le storie erano ambientate e questo ci ha aiutato molto ad entrare nel personaggio. Ogni gesto e ogni sguardo era frutto di ore di prove sul set.

 

Interpretare una contadina della “Giara” significava non solo impararne le battute, ma anche comprendere la sua mentalità. Cercare di trasmettere con lo sguardo e i movimenti la vivacità dei personaggi di Pirandello e interpretarlo è stata un’emozione unica.

Nonostante la brevità del prodotto finale, l’impegno e le ore trascorse a scrivere, a provare e a girare in un contesto scolastico, hanno rappresentato un’esperienza formativa molto intensa. Mi ha permesso di toccare con mano la complessità del processo cinematografico, dalle pagine allo schermo.

 

 

Lo studio delle tecniche del 3D, effettuate da altri alunni del Majorana, hanno reso possibile la realizzazione completa del cortometraggio su schermo. Una volta finito, abbiamo presentato il progetto “Majorana Cultural Hub” alle Ciminiere di Catania il 6 maggio. Ed è stato molto emozionante vedere il frutto del grande impegno mantenuto mesi prima.

 

 

La Rosa Roberta 3^AC – Istituto Liceo Statale “E.Majorana” – San Giovanni la Punta

 

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