L’annuncio della pubblicazione del suo libro è appena arrivato e già è polemica sui social: la “Iena” Nadia Toffa è ancora al centro dell’attenzione mediatica (e non solo) per “Fiorire d’Inverno”, testimonianza personale della sua lotta contro il cancro, in vendita dal prossimo 9 ottobre.
Come è noto, a Nadia Toffa non sono mai state risparmiate né critiche né scherzi di cattivo gusto, come la notizia che l’aveva data per morta a pochi mesi dal ricovero in ospedale e dall’annuncio della malattia, un terribile cancro al cervello.
Nonostante la malattia e le fake news circolanti sui social, che ha sempre preso con incredibile ironia, Nadia Toffa non ha mai perso il sorriso e la voglia di vivere e ha continuato a svolgere il suo lavoro, cercando di vivere normalmente.
La decisione di presentare il cancro come un “dono” nella descrizione del suo libro, diffusa sui social due giorni fa, non sarebbe stata presa bene da alcuni utenti del web.
“Ecco qui ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, un’opportunità. A come riuscire a fiorire d’inverno cioè nel periodo più difficile dell’anno. La stagione più fredda quando tutti dormono, non vivono. Stanno chiusi. Aspettano”: un messaggio apparentemente innocente, pieno di positività, ma che forse non ha avuto l’effetto desiderato sui lettori.
“Fatti curare! Una persona che pensa che il cancro sia un dono non sta bene con la testa”; “Ridicola“; “Il cancro è un dono? Vergognati! No comment. Porta rispetto alle persone che non ci sono più”; “Il cancro non è un dono, ma una bestia”: questi sono solo alcuni dei numerosi commenti negativi, alcuni perfino offensivi, nei confronti di Nadia Toffa per il suo personale modo di vedere la malattia.
Non mancano, però, i sostenitori della presentatrice, che continuano a supportare Nadia e a vedere e valutare solamente la positività presente nel messaggio della loro beniamina, racchiusa nella parte finale del suo post: “Non sospendiamo la vita per colpa del cancro. Non diamogliela vinta”.
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