Quando può essere iniziata l’attività fisica dopo un infarto del miocardio?

Quando può essere iniziata l’attività fisica dopo un infarto del miocardio?

L’infarto del miocardio comporta una perdita di muscolo cardiaco che può essere di variabile entità, da lieve, tale da non influenzare la normale forza di eiezione del cuore, a severa, con conseguente compromissione della funzione cardiaca di pompa e riduzione della quantità di sangue messa in circolo rispetto alla superficie corporea. Le alterazioni della contrattilità del muscolo cardiaco possono essere causa di una riduzione della performance fisica.

A prescindere dalla riduzione della forza contrattile del cuore, dopo l’infarto del miocardio rimane il rischio di aritmie o di eventi ischemici ricorrenti che possono essere scatenati dagli stress fisici e/o emotivi. Inoltre, con lo scopo di alleggerire il lavoro del cuore, nella fase post-infarto è necessario ottenere valori ottimali della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, che sono influenzati dall’attività fisica.

Per tali motivi tutti i pazienti che hanno avuto un infarto miocardico, a prescindere dalle condizioni post-infarto, dovrebbero iniziare precocemente un programma di training fisico in regime protetto di riabilitazione cardiologica, che viene individualizzato sulla base dell’età, del livello di attività personale del soggetto e delle eventuali limitazioni fisiche presenti nelle fasi pre- e post-infarto.

Il programma di riabilitazione cardiologica, spesso effettuato in regime ambulatoriale, include l’esercizio fisico aerobico con monitoraggio dei parametri cardiaci, l’ottimizzazione della terapia farmacologica prescritta alla dimissione dopo il breve periodi di ricovero in ospedale, il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, l’educazione sullo stile di vita da seguire, la gestione dello stress, e il supporto psicologico. Diversi studi hanno mostrato i benefici della riabilitazione cardiologica, includenti una riduzione della mortalità post-infarto.

I pazienti che non posso accedere per diversi motivi ad un programma di riabilitazione in centri dedicati, e che vengono dimessi in buone condizioni fisiche, devono comunque riprendere al più presto le proprie attività, evitando le situazioni particolarmente stressanti, soprattutto nelle fasi precoci,  e iniziare un’attività fisica aerobica da leggera a moderata, da incrementare progressivamente, con automonitoraggio dei sintomi e della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, e conseguente modulazione della terapia medica con il proprio medico curante. È come andare in bicicletta, se si vuole mantenere il cuore in equilibrio, ci si deve muovere.