I.I.S. “G.B. Vaccarini”, un sapere “vivo” e spendibile per gli alunni tra innovazione e tradizione

I.I.S. “G.B. Vaccarini”, un sapere “vivo” e spendibile per gli alunni tra innovazione e tradizione

CATANIA – Innovazione, professionalità e progetti ideati con entusiasmo e passione: sono queste le garanzie che offre l’Istituto d’Istruzione Superiore “G.B. Vaccarini”.

La scuola, con una sola sede in via Orchidea a Catania, presenta diversi indirizzi per stimolare ogni allievo a potenziare le proprie capacità individuali: due percorsi (“CAT – Costruzione, Ambiente e Territorio” e “Informatica e Telecomunicazioni“) appartengono al settore tecnico-tecnologico, mentre i restanti tre (Liceo Scientifico tradizionale, l’opzione Scienze Applicate e l’indirizzo Sportivo, unico nel capoluogo etneo) al settore scientifico.

Oltre alle attività curriculari, l’istituto garantisce agli studenti una serie di attività Pon e Fse, finanziate con fondi europei, e strumenti multimediali per la didattica innovativa (azioni come “Rete Lan W-Lan” e “Ambienti digitali” sono esempi di questo obiettivo primario della scuola).

Per l’anno scolastico 2017-2018 sono stati realizzati due importanti progetti: “Inclusione sociale e lotta al disagio” e “Il cicerone delle vecchie mura di Catania” (facente parte delle attività di alternanza scuola-lavoro o, secondo la nomenclatura attualmente in vigore, dei “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento“).

Inclusione sociale e lotta al disagio” si compone di 8 moduli: “Beach volley sport secondo natura”, “Dar corpo alle emozioni con la biodanza”, “Pupi di Sicilia: nuove ali alla tradizione”, “Studenti Reporter: non solo sport”, “Dal testo al corto”, “Matematicamente mi metto in gioco”, “Cybersecurity” e “La storia va in scena”.

 

“I partecipanti ai singoli moduli (da 9 a 15 studenti circa per ciascuno) hanno avuto la possibilità di confrontarsi con docenti e professionisti, dare vita ad attività che hanno suscitato interesse e recuperare competenze base con il fine dell’inclusione sociale”, ha rivelato la dirigente scolastica, Salvina Gemmellaro.

Particolare rilievo, nell’ambito del progetto, hanno assunto il modulo “Pupi di Sicilia“, che ha visto la collaborazione dei noti fratelli Napoli per la realizzazione di veri pupi siciliani da parte degli alunni, il progetto Cybersecurity, durante il quale gli studenti hanno utilizzato la piattaforma Cisco (attualmente usata anche a livello curriculare), e lo spettacolo teatrale allestito per “La storia va in scena“.

“Abbiamo un gruppo di teatro molto forte e ogni anno viene progettato uno show che abbia un importante legame con la storia e il territorio”, spiega la preside Gemmellaro.

Altrettanto articolati e produttivi sono i percorsi offerti per l’alternanza scuola-lavoro: nello specifico, lo scorso anno, con il progetto “Il cicerone delle vecchie mura di Catania“, alunni delle classi terze e quinte di tutti gli indirizzi hanno avuto l’opportunità di collaborare a stretto contatto con docenti e tutor esterni (Just OneSP Formazione) per scoprire le meraviglie archeologiche del capoluogo etneo e creare un database relativo alle vecchie mura di Catania, volute da Carlo V nel Cinquecento per proteggere la terra dalle incursioni turche e adeguare la struttura esterna della città alle novità militari e difensive dell’epoca.

Il risultato di quest’attività è stato la creazione di un’applicazione e di un sito web (www.fortificazionidicatania.it) che mostra all’utenza il lavoro svolto dagli studenti: la realizzazione, digitalizzazione, geolocalizzazione e georeferenziazione di cartografie relative alle mura storiche di Catania.

In una prima fase, il Liceo Scientifico si è occupato della raccolta documentale, mentre, successivamente, gli alunni del settore tecnico-informatico hanno realizzato, sulla base del materiale ricevuto, carte e piani planimetrici, poi resi fruibili sul web.

“È stato un lavoro di squadra: questo ha garantito un risultato vincente e ha consentito anche di creare una ‘sintesi’, un ‘ponte comunicativo’ tra i due indirizzi dell’istituto, quello scientifico e quello tecnico-informatico, che hanno lavorato assieme per un fine unico”, ha spiegato la dirigente scolastica.

Continuando a illustrare le modalità e i risultati del progetto, la preside Salvina Gemmellaro ha proseguito: “La collaborazione di gente capace di stimolare i ragazzi nella scoperta del patrimonio artistico, storico e culturale della Catania di Carlo V, la volontà di fare qualcosa di nuovo, di scoprire e di dare un aspetto tecnologico al sapere hanno garantito questo esito. L’esperienza, grazie alla mediazione dei fondi europei, ha assicurato alla scuola un nuovo modo di lavorare e di acquisire consapevolezza delle proprie competenze, sempre in crescita, in termini di abilità e conoscenza.

Su quest’ultimo punto, la dirigente dell’istituto “G.B. Vaccarini” aggiunge: “Progetti simili permettono agli alunni che la scuola non è solo un sapere teorico. Miriamo alla consapevolezza di un sapere che è ‘vivo‘ e spendibile. L’alternanza scuola-lavoro degli alunni del “G.B. Vaccarini” può essere considerata un perfetto esempio di quest’affermazione: il sito e l’app degli alunni, infatti, sono facilmente utilizzabili dal singolo turista, dagli esperti, dagli studenti e dai curiosi che chiedono una guida interattiva e multimediale per “seguire un itinerario storico importante per la città”.

 

L’impatto del progetto, nelle parole della preside Gemmellaro, “è stato positivo e ha stimolato il collegio docenti a replicare l’esperienza e ad aprirsi alla prospettiva di richiedere nuovi fondi per creare le condizioni di un continuum storico ed educativo per i ragazzi con un’attività basata sul barocco catanese.

Per gli alunni presenti e futuri l’istituto “G.B. Vaccarini” vuole garantire una riflessione pedagogica continua e una didattica sempre aperta alle novità, principalmente grazie a una strumentazione all’avanguardia e laboratori innovativi (tra questi, quello di “Produzione avanzata di materiali” con stampanti 3D e utensili moderni per i lavori grafici, in fase di allestimento).