Elettrosensibilità, sensibilità ai campi elettromagnetici: sintomi e diagnosi

Elettrosensibilità, sensibilità ai campi elettromagnetici: sintomi e diagnosi

I campi elettromagnetici (CEM) sono ormai parte della nostra quotidianità, se consideriamo che sono presenti in cellulari, router wi-fi, cordless, radiosveglie e altri oggetti tecnologici.

È noto da decenni che l’esposizione eccessiva alle onde elettromagnetiche in alcuni casi possa essere dannosa per l’essere umano, ma ultimamente, visto che i CEM sono sempre più presenti nella vita quotidiana ed è sostanzialmente impossibile evitarli del tutto, è diventato essenziale promuovere campagne di informazione sul problema.

L’elettrosensibilità è una delle tante risposte biologiche all’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici. Tra i sintomi che si possono avvertire più frequentemente in caso di sensibilità ai campi elettromagnetici vi sono:

  • mal di testa frequenti;

  • difficoltà a prendere sonno o a dormire regolarmente;

  • dolori muscolari e articolari;

  • deficit di concentrazione;

  • disturbi uditivi (sentire continuamente ronzii, sibili o fischi);

  • repentini cambiamenti d’umore;

  • vertigini e problemi di equilibrio.

Esistono altri sintomi meno comuni, ma comunque riscontrati in diverse persone elettrosensibili, come forme di allergia, eruzioni cutanee, problemi gastro-intestinali e disidratazione.

Secondo uno studio condotto dal dottor Zorach Glaser già negli anni Settanta, in casi estremi (per fortuna pochi) si può arrivare anche a un’accelerazione anomala dei battiti cardiaci, a convulsioni e irrigidimento eccessivo dei muscoli. La diagnosi del disturbo non è semplice, visto che i sintomi sopra elencati in genere si avvertono esclusivamente in prossimità di onde elettromagnetiche, che nel caso di campi elettromagnetici artificiali più deboli possono anche non essere avvertite.

Spesso tocca proprio ai medici aumentare il livello di consapevolezza dei pazienti, anche se, essendo il problema ancora poco conosciuto e relativamente poco diffuso, l’assistenza medica e le conoscenze in merito risultano ancora frammentarie.

Nel 2005 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha creato un promemoria sull’elettroipersensibilità, dove però si specifica che non è ancora stato accertato un vero rapporto causale tra i problemi di salute dei pazienti e l’esposizione ai campi elettromagnetici e che sarebbe più corretto parlare semplicemente di “intolleranza idiopatica ambientale con attribuzione ai campi elettromagnetici”.

Il promemoria evidenzia anche come spesso le persone affette da questo tipo di intolleranza siano costrette a modificare il proprio stile di vita per evitare la prossimità ai campi elettromagnetici, nonostante, come specificato dall’Oms, non sia assolutamente certo che i problemi siano del tutto riconducibili solo all’esposizione ai CEM. Proprio per questo, l’Oms suggerisce ai medici di concentrarsi sulla cura dei diversi problemi di salute piuttosto che sulla riduzione dell’esposizione ai CEM, che spesso non si possono considerare l’unica causa della manifestazione dei sintomi.

La diagnosi richiede un’analisi precisa delle abitudini del paziente per trovare l’eventuale correlazione tra i luoghi frequentati dal soggetto affetto dal disturbo (e la presenza in essi di CEM) e l’effettiva manifestazione dei sintomi. Al momento, l’unica linea guida utile per la diagnosi dell’elettrosensibilità è quella formulata dall’Associazione dei Medici Austriaci, cioè la “Linea guida dell’Associazione Medica Austriaca per la diagnosi e il trattamento dei problemi di salute e malattie correlate ai campi elettromagnetici”.

Anche l’Italia si è mobilitata per diffondere una maggiore consapevolezza del disturbo: esiste infatti l’Associazione Italiana Elettro Sensibili, con una sezione Faq, una dedicata alle pubblicazioni scientifiche sull’elettrosensibilità e una sezione contatti.

Nonostante la Sicilia sia al momento priva di una regolamentazione precisa a livello regionale sulla gestione dei campi elettromagnetici nei luoghi pubblici, nel 2012 l’isola si è munita di un proprio gruppo di informazione sull’elettrosensibilità: si tratta di Elettrosmog Sicilia, che concede gratuitamente ai soci materiale informativo, contatti e seminari.

Immagine di repertorio