Gestivano piantagione di marijuana nel Catanese e spacciavano droga: tre arresti – FOTO e VIDEO

Gestivano piantagione di marijuana nel Catanese e spacciavano droga: tre arresti – FOTO e VIDEO

ADRANO – La Polizia di Stato ha arrestato Francesco Rizzo, 28 anni, pregiudicato, Giuseppe Viglianesi, 30 anni e Gaetano Tomasino, 56 anni, con precedenti di polizia, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di coltivazione, produzione e possesso di marijuana ai fini di spaccio.

Il personale della squadra mobile di Catania e del commissariato di Polizia di Stato di Adrano, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire il fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, grazie all’attività info-investigativa, ha appreso che in contrada Lardichella, agro di Adrano, in un appezzamento di terreno, si trovava una coltivazione illegale di marijuana.

Alla luce di quanto appreso, dopo avere effettuato preliminari accertamenti, le forze dell’ordine hanno avviato un’attività di polizia giudiziaria, che ha consentito loro di individuare il terreno dove si trovava la piantagione.

Nel tardo pomeriggio di ieri, gli operatori di polizia, dopo un lungo periodo di osservazione, notando un’autovettura con a bordo tre individui, successivamente identificati come i tre arrestati, fare ingresso nell’area recintata, hanno deciso di intervenire.

A esito dell’attività investigativa, sono state trovate e sequestrate complessivamente 161 piante di cannabis indica, servite da un impianto di irrigazione che, attraverso un’autoclave, prelevava l’acqua da una cisterna posta sotto l’abitazione.

Estesa la perquisizione all’interno di un casolare di pertinenza del terreno, sono stati ritrovati e sequestrati anche 200 grammi di marijuana già essiccata, un bilancino di precisione, decine di bottiglie e bidoni di fertilizzante e appunti contenenti indicazioni per la coltivazione dello stupefacente.

   

In ordine (da sinistra a destra): Francesco Rizzo, 28 anni; Giuseppe Viglianesi, 30 anni e Gaetano Tomasino, 56 anni

Al termine delle formalità di rito, i tre arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari, secondo quanto disposto dall’autorità giudiziaria.