Alta tensione per l’Etna ma l’Ingv tranquillizza

Alta tensione per l’Etna ma l’Ingv tranquillizza

CATANIA – Dopo tre mesi di calma ed un po’ di silenzio, torna a farsi sentire il l’Etna. L’attività vulcanica era ripresa nella notte fra l’11 ed il 12 maggio all’interno del nuovo cratere centrale di Sud –  Est (NSEC). L’inizio della colata lavica è stata registrata durante le prime ore del mattino dello scorso martedì grazie alla telecamera di sorveglianza ad alta sensibilità termica sulla Montagnola, (EMOH), ed al Monte Cagliato (EMCT). 

Una graduale intensificazione dell’attività eruttiva si è avuta il giorno seguente dove si è visto l’aumentare del tremore vulcanico e lo spostamento della sorgente sempre in corrispondenza del cratere centrale di Sud – Est, fonte principale di tale attività, continuando anche il 14 maggio per andare sciamando il giorno dopo. 

Il 16 maggio , invece, è iniziata la riduzione dell’attività vulcanica nel tardo pomeriggio per concludersi definitivamente durante la scorsa domenica. Il bilancio di queste giornate ha registrato delle eruzioni stromboliane, accompagnate da emissioni di cenere vulcanica.

L’allerta resta comunque alta per i comuni della provincia catanese, sopratutto per quelli vicino al vulcano; ma il monitoraggio dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania, è sempre in attivo rassicurando- contrariamente ad alcune notizie circolate sul web – che non è prevista nella giornata di oggi una nuova eruzione vulcanica.

Per ulteriori informazioni gli esperti rimandano al sito www.ct.ingv.it in modo tale da essere aggiornati in tempo reale.