STATI UNITI D’AMERICA – Oramai mancano 3 giorni all’arrivo della bella stagione e, con essa, anche la voglia di tornare a viaggiare e andare in vacanza. Ogni anno sono milioni i turisti e i siciliani che scelgono di venire (e tornare) nella nostra bellissima terra. L’Unione Europea, attraverso il Green Pass, ha già aperto le porte alle vacanze, ma come abbiamo visto nello scorso appuntamento, le regole sono ben diverse nei paesi extracomunitari.
Dopo aver parlato del Regno Unito, oggi analizzeremo un altro Paese al centro del turismo italiano e siciliano: gli Stati Uniti d’America
Stati Uniti d’America – regole per viaggiare
Al momento, le regole riguardante gli Stati Uniti sono molto diverse dalle attuali normative applicate nei paesi dell’Unione Europea. Infatti, è ancora in vigore la legge federale che sospende la possibilità di ingresso negli USA per i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell’Area Schengen (inclusa l’Italia), in Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sud Africa, Cina o Iran, salvo alcune eccezioni (ovvero cittadini statunitensi e residenti permanenti o loro familiari, ufficiali del governo titolari di visto diplomatico e altri). Questo vuol dire che al momento il turismo da e verso gli Stati Uniti è praticamente impossibile.
Naturalmente, in conseguenza alle attuali misure restrittive in vigore, il traffico areo da e per l’area Schengen sta subendo importanti variazioni.
In ogni caso, qualora rientraste in una delle categorie che fanno eccezione, vi sono delle importanti regole anti-Covid da rispettare, sia prima della partenza che all’arrivo in suolo Statunitense.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha stabilito che a partire dal 26 gennaio 2021 per i non vaccinati vi è:
- l’obbligo di effettuare un test Covid di tipo virale (PCR o antigenico) non oltre i 3 giorni prima della partenza. La norma si applica a tutti i passeggeri, al di sopra dei 2 anni, in arrivo negli USA con voli dall’estero. Le compagnie aeree avranno il compito di verificare – come condizione essenziale per permettere l’accesso a bordo dei passeggeri diretti negli USA – la documentazione cartacea o elettronica che attesti l’effettuazione del test e il relativo esito negativo o, in alternativa, un documento che comprovi l’effettiva guarigione dal Covid;
- all’arrivo sarà necessario rispettare l’isolamento fiduciario di 10 giorni nella proprio abitazione o nel luogo scelto;
- il CDC ha inoltre previsto, per chi volesse aderire, una procedura per ridurre l’isolamento a 7 giorni, ovvero, attraverso l’effettuazione di un test PCR tra il 3° e il 5° giorno dall’arrivo.
Per chi è vaccinato, il CDC ha imposto:
- l’obbligo di effettuare un test Covid di tipo virale (PCR o antigenico) non oltre i 3 giorni prima della partenza. La norma si applica a tutti i passeggeri, al di sopra dei 2 anni, in arrivo negli USA con voli dall’estero;
- all’arrivo, non sarà necessario fare la quarantena ma solo un test Covid (PCR o antigenico) entro 3 giorni dall’arrivo.
Ma vediamo, invece, quali sono le attuali regole per i passeggeri statunitensi in arrivo in suolo Italiano. In base all’Ordinanza 14 maggio 2021, all’ingresso/rientro in Italia, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato in un Paese dell’elenco D, tra cui gli Stati Uniti, è obbligatorio:
- compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche Passenger Locator Form digitali (dPLF);
- disporre di un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica;
- informare l’azienda sanitaria competente per territorio del proprio ingresso in Italia;
- sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria di 10 giorni. Si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione)
- al termine dei 10 giorni di quarantena, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
Possibili modifiche in arrivo
Nelle ultime settimane sono molte le proposte di modifica, sia da parte dell’Unione Europea che da parte degli Stati Uniti, delle attuali norme sul movimento di persone in tempo di Covid. L’UE, infatti, pare sia pronta ad aprirsi a ricevere turisti dagli Stati Uniti, sempre con norme ad hoc e certificati vaccinali o di effettuazione di tampone.
Anche dagli Stati Uniti arrivano segnali di riapertura, ciononostante sembra ancora lontana la data relativa alle modifiche delle norme sui viaggi. Il dottor Fauci, negli scorsi giorni, aveva dichiarato che spera di poter dare il via libera nel mese di luglio ma che, in ogni caso, è ancora tutto da valutare e che non vi sono certezze.
Fonte immagine: Lonely Planet