SIRACUSA – Nelle ultime ore due gravi episodi di maltrattamenti in famiglia hanno visto impegnati i carabinieri di Pachino e Avola, entrambe in provincia di Siracusa.
Nel corso del pomeriggio di ieri, a Pachino, i militari dell’Arma hanno arrestato in flagrante P.R., 38 anni e già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia. A subire violenza era la moglie per incomprensioni familiari.
La donna, non sapendo opporsi al comportamento del marito, subiva da diversi mesi delle aggressioni verbali scaturite poi in violenza fisica. Tutti gli episodi non erano mai stati denunciati, tranne quest’ultimo: coinvolta fisicamente, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri che sono intervenuti bloccando l’uomo mentre tentava di chiudersi in camera da letto a seguito dell’aggressione.
Perciò P.R. è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere Cavadonna di Siracusa.
Ci spostiamo di pochi chilometri, precisamente ad Avola, dove i carabinieri hanno arrestato M.C., 20enne, sempre per maltrattamenti in famiglia. Le investigazioni dei militari dell’Arma hanno avuto origine a seguito di una denuncia da parte della madre, picchiata per non aver espresso i desideri del figlio. Offese, schiaffi, morsi e pugni che la donna avrebbe subito per alcuni anni prima di trovare il coraggio di denunciarlo ai carabinieri. Per la stessa motivazione, avrebbero ricevuto lo stesso tipo di violenza anche il padre e il nonno del ragazzo.
In diversi episodi, come ricostruito dagli inquirenti, il giovane avrebbe chiesto ai propri genitori del denaro per acquistare della droga, minacciando anche i familiari con un coltello. In considerazione di tutti gli elementi raccolti, all’esito dell’attività di indagine, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in esecuzione della quale il giovane è stato accompagnato nel carcere Cavadonna di Siracusa.
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