Operaio schiacciato da una lastra in cemento nel Siracusano

Operaio schiacciato da una lastra in cemento nel Siracusano

AUGUSTA – Un uomo di circa cinquantanni è rimasto coinvolto in un’incidente sul lavoro, durante il quale è rimasto schiacciato da una pesante lastra in cemento.

L’incidente è avvenuto in una zona tra Melilli e Augusta, nel Siracusano.

A causa di quanto accaduto, il cinquantenne, ha subìto un grave trauma cranico. Sul luogo è intervenuto il personale del servizio sanitario 118 e date le circostanze critiche, è stato necessario richiedere l’intervento dell’elisoccorso per trasportare l’uomo al Trauma Center del Cannizzaro di Catania.

Attualmente, l’uomo è in  ricovero nella struttura ospedaliera del capoluogo etneo, ma al momento non sono ancora disponibili informazioni riguardanti la prognosi.

Tutela e diritti dei lavoratori 

In Sicilia come nel resto d’Italia, la sicurezza sul lavoro, è sempre stato un tema scottante. Annualmente si registra un tasso molto elevato di incidenti e morti, soprattutto, nei settori cruciali come i trasporti, i portuali, i meccanici, il commercio, il terziario, l’edilizia e l’amministrazione del Porto. Nei giorni scorsi a Catania la Cisl e la Cgil hanno organizzato un flash mob, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.

La sicurezza sul lavoro è una grande emergenza locale e nazionale su cui serve un fronte comune tra Istituzioni, imprese e sindacati. Occorrono insieme ai controlli, formazione, informazione e più sanzioni per chi non rispetta le norme su salute e sicurezza“, hanno dichiarato i segretari generali di Cisl e CgilMaurizio Attanasio e Carmelo De Caudo.

Morti e infortuni sul lavoro, l’elenco delle Regioni “più insicure”

L’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering ha creato una mappatura italiana, relativa al 2022, dei lavoratori che hanno subìto infortuni, anche mortali, sul luogo di lavoro. Le statistiche hanno, ancora una volta, riconfermato molteplici casi di morte e tragedie.

I dati hanno rilevato che ci sono stati 790 infortuni mortali in occasione di lavoro, mentre sono 300 quelli rilevati in itinere. Proprio questi ultimi fanno registrare ancora un significativo aumento (21%) rispetto al 2021, complice la riduzione del lavoro in smart working nel 2022.

Seppur le statistiche ufficiali hanno rilevato un decremento della mortalità (131 vittime in meno rispetto a dicembre 2021), gli esperti dell’Osservatorio mestrino sottolineano nuovamente, a chiusura di questo drammatico bilancio, come la flessione continui ad essere “falsata” dalle numerose morti per Covid che avevano amplificato il numero dei decessi sul lavoro nel 2021. Infatti, stando agli ultimi dati disponibili (dicembre 2022),gli infortuni mortali non covid sono cresciuti del 17% (da 927 a 1080) rispetto all’anno scorso. Quelli Covid, invece, sono diminuiti del 96,6 % (da 294 a 10), quasi scomparendo dalle statistiche.

Si aggiungono, altresì, i dati, considerati più rilevanti, relativi ai lavoratori stranieri dove il rischio di infortunio appare di gran lunga superiore a quella dei loro colleghi italiani e confermando, altresì, che l’incidenza di mortalità risulta più che doppia rispetto agli italiani. Sensibile anche l’aumento delle denunce di infortunio complessive (mortali e non): +25,7% rispetto alla fine del 2021. Quelle per covid sono addirittura più che raddoppiate secondo i dati di dicembre 2022. La sanità è sempre il settore più colpito, seguito da attività manifatturiere e trasporti.

Ulteriori dati hanno stilato un elenco delle regioni più insicure e che nel 2022 finiscono in zona rossa: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Basilicata, Marche, Umbria e Campania.

Foto di repertorio