Pd contro Schifani: “Tolti 1,4 miliardi di euro alla Sicilia e lui resta a guardare”

Pd contro Schifani: “Tolti 1,4 miliardi di euro alla Sicilia e lui resta a guardare”

SICILIA –Un miliardo e 466 milioni di euro del Pnrr tolti alla Sicilia e Schifani resta a guardare“. Lo ha sottolineato il Pd, mettendo in luce la sua preoccupazione riguardo a quella che ha definito una “mancata azione da parte di Renato Schifani, accusato di non aver preso alcuna iniziativa in risposta all’attuale situazione.

Per questa ragione il Partito Democratico ha condotto un’analisi dettagliata dei fondi e ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione attraverso i social, utilizzando le piattaforme di Facebook e Instagram.

A quanto ammontano i tagli dei fondi in Sicilia?

Per quanto riguarda i Piani Urbani Integrati (PUI), è emerso un taglio complessivo di 516 milioni di euro. In particolare, sono stati sottratti 198 milioni di euro alla città di Palermo, 182 milioni a Catania (di cui -51 milioni per Catania stessa e -134 milioni per l’area del Calatino), e 132 milioni a Messina. I membri del Pd segnalano che attraverso questi fondi PUI sarebbe stato possibile mettere in pratica una serie di importanti iniziative. Tra queste, finanziare progetti di recupero e miglioramento delle aree degradate, insieme a interventi a valore ambientale, culturale e turistico.

È stato il responsabile del dipartimento Pnrr, Cleo Li Calzi, a condurre l’analisi, creando un osservatorio e un sistema di monitoraggio continuo dei dati. Ciò è stato fatto, a detta del Pd, per colmare la mancanza di informazioni sui fondi da parte della Regione.

Il commento del segretario regionale del Pd

Il segretario regionale del Partito democratico, Anthony Barbagallo, ha commentato l’inadeguatezza e l’assoluta impreparazione del governo regionale guidato da Renato Schifani. L’assenza di risposta da parte di Schifani ai problemi sollevati preoccupano il partito. Barbagallo critica anche le affermazioni di Schifani riguardo alla crescita economica della Sicilia, sottolineando che i dati diffusi dalla Cgia di Mestre, secondo cui il PIL della Sicilia cresce più velocemente di quello della Germania e della Francia, non riflettono la realtà completa. Questi dati non terrebbero conto del fatto che la disparità economica tra il nord e il sud Italia sta aumentando.

Barbagallo conclude affermando che Schifani non può rivendicare merito per gli indici di crescita, in quanto questi si riferiscono comunque a risorse nazionali del periodo 2020-2022. Schifani stesso ha ammesso i ritardi significativi nella spesa regionale, che hanno portato a un mancato utilizzo di investimenti per oltre 1 miliardo di euro. In risposta a questa situazione, Schifani ha proposto una riprogrammazione degli investimenti.