PALERMO – È sfumata l’approvazione della proroga prevista per consentire, agli enti e alle associazioni che non l’avevano ancora fatto, di spendere i fondi del maxi emendamento.
Maxi emendamento, l’Ars dice “no” alla proroga
Il Governo e l’Ars hanno fatto marcia indietro, rinunciando all’idea della sanatoria che avrebbe prolungato di sei mesi la scadenza per spendere le somme messe a disposizione.
Salta perciò il piano della commissione Bilancio dell’Ars, che nelle scorse settimane si era attivata per correre ai ripari e far sì che le opportunità offerte venissero sfruttate al massimo. Restano a mani vuote invece i destinatari di contributi a pioggia per decine di milioni previsti nelle varie manovre finanziarie varate del 2024.
Perché l’opposizione era per il “no”
Una soddisfazione per l’opposizione che, quando l’approvazione delle legge sembrava sempre più inevitabile, aveva espresso il suo dissenso. Il Movimento 5 stelle: “È assolutamente vergognoso che si pensi a recuperare i soldi dei contributi a pioggia, quando la povera gente non ha i soldi per mangiare. Siamo assolutamente contrari a qualsiasi tipo di proroga dei contributi da parte della Regione e annunciamo da adesso il voto contrario del nostro gruppo a Sala d’Ercole”. Lo ha dichiarato qualche settimana fa il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola.
“Piuttosto il presidente Schifani impieghi i milioni di euro dei contributi non spesi per implementare il reddito di povertà che, come era prevedibile, si è esaurito immediatamente perché aveva un budget di appena 30 milioni, assolutamente iniquo rispetto al miliardo di euro che il Movimento 5 Stelle aveva garantito ai siciliani in difficoltà attraverso il reddito di cittadinanza. Soldi che peraltro – sottolinea Di Paola – ritornavano sul territorio perché spendibili in gran parte nelle imprese di prossimità”.