SICILIA – Rimane ancora un’incognita la data delle prossime elezioni amministrative in Sicilia.
La prima grande tornata elettorale dell’Isola (quella successiva avrà luogo in autunno con le Regionali) resta ancora in sospeso, in attesa di un giorno certo nel quale invitare i cittadini a recarsi alle urne per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.
Al momento, secondo le ultime indicazioni, sarebbero due le possibili date: il 29 maggio o il 12 giugno, con i rispettivi ballottaggi da svolgere dopo due settimane dal primo turno.
L’opzione prediletta da tutti in Sicilia rimane senza dubbio la seconda, con candidati e partiti che avrebbero a disposizione 14 giorni in più per organizzare al meglio la campagna elettorale.
La Regione Siciliana, che ha preferito bloccare ogni decisione, attende indicazioni da Roma. La volontà del Viminale, dettata da motivi legati a praticità e contenimento dei costi, sarebbe quella di fare coincidere il voto delle amministrative con quello del Referendum per il 12 giugno.
La decisione potrebbe emergere nel corso dei prossimi giorni, quando il Consiglio dei Ministri tornerà a riunirsi per discutere anche del tema. In caso di accorpamento, anche gli elettori siciliani potranno esprimersi anche sui cinque quesiti connessi con la Giustizia.
La questione è stata recentemente sollevata dal presidente isolano, Nello Musumeci, il quale, nel corso della sua partecipazione al Forum Ambrosetti di Palermo, si è detto favorevole alla data del 12 giugno affinché la Sicilia possa allinearsi all’Election Day.
Ad andare al voto, a ridosso dell’estate, saranno complessivamente 119 Comuni siciliani. Tra questi, Palermo e Messina sono i centri maggiori e proprio nelle due grandi città siciliane l’attesa per l’urna inizia a essere sempre più febbrile.
Nel capoluogo siciliano la schiera di partecipanti è già ampia. Negli ultimi giorni si sono aggiunti ufficialmente il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, l’ex assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale Roberto Lagalla, il presidente nazionale dell’Ordine degli architetti Franco Miceli e l’ex direttrice dell’Ucciardone Rita Barbera.
A Messina al momento l’unico candidato ufficiale è Federico Basile, indicato nelle scorse settimane dal primo cittadino dimissionario Cateno De Luca. Proprio Basile, nella giornata di sabato, ha presentato al Palacultura le prime sei liste per le circoscrizioni.
Nelle prossime ore la coalizione di Centrosinistra potrebbe ufficializzare la candidatura di Franco De Domenico. Il Centrodestra, invece, attende indicazioni da Palermo in attesa che le spaccature interne di queste settimane possano essere sanate. In quota Lega, il deputato Nino Germanà ha più volte ribadito di essere disponibile per concorrere alla fascia da sindaco.
Non andranno al voto prima del 2023, invece, gli elettori di Catania. Le dimissioni del primo cittadino etneo (l’attuale sindaco facente funzioni è Roberto Bonaccorsi) non sono ancora arrivate. Pertanto, a meno di sorprese, per la città dell’elefante potrebbero sfumare i tempi tecnici che le consentirebbero di inserirsi nella vicina sessione elettorale.
#TgFlash del 2 dicembre - EDIZIONE SERA 🕒 • Crisi idrica, ok per l’approvvigionamento nel…
NOTO - Una violenta aggressione a scuola si è verificata nelle ultime ore all'Istituto Comprensivo…
CATANIA - La Cisal FederEnergia, rappresentata da Pietro Scalia e la Confederazione di Catania, guidata…
PALERMO - Un 17enne è stato denunciato per aver aver danneggiato quasi 200 auto, giustificandosi…
SICILIA - Arrivano le previsioni meteo in Sicilia per la giornata di domani, martedì 3 dicembre. Gli esperti dicono che la pressione…
PALERMO - In riferimento alla notizia del definanziamento complessivo di quasi 104 milioni di euro…